
Vittorio Rotolo
Le ceramiche erano il suo lavoro, i grandi classici della letteratura invece una passione che coltivava nel tempo libero.
Ha destato profonda commozione, in città, la scomparsa di Piero Chierici, titolare della Morini Giuseppe Ceramiche, storica attività con sede in via XXIV Maggio, nel quartiere San Lazzaro. Chierici, che lascia la moglie Elena ed i figli Riccardo e Giuseppe, si è spento martedì all'età di 72 anni. Era malato da tempo. «Ma fino all'ultimo giorno, è stato presente in azienda» racconta Riccardo. «I problemi di salute di cui soffriva, si erano acuiti. Tuttavia, sebbene le forze non lo sorreggessero più come prima, papà ha continuato a lavorare, con la stessa determinazione ed il sorriso che lo hanno sempre contraddistinto».
Nato in via Bixio («era molto legato all'Oltretorrente, alla gente di quel luogo ed orgoglioso delle sue umili origini» fa notare il figlio), Chierici aveva conseguito la maturità classica al Liceo Romagnosi e si era successivamente laureato in Ingegneria, frequentando le università di Bologna e Padova. Nel 1972, alla morte improvvisa del suocero, Giuseppe Morini, il giovane Piero avevo assunto la guida dell'omonima azienda, fondata subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale e specializzata in piastrelle per pavimenti e rivestimenti, sia interni che esterni. Con l'ingresso di Chierici, la Morini Giuseppe Ceramiche ha continuato ad ampliare prodotti e servizi, puntando su professionalità e competenze sempre più specifiche. «Il raggiungimento di elevati standard qualitativi, in modo da venire incontro alle esigenze della clientela, per soddisfarne appieno le aspettative, era un pensiero fisso, per papà» spiega ancora Riccardo Chierici. «Ma l'esempio che ha trasmesso a noi figli, è permeato soprattutto di una profonda umanità. Anche oggi, nell'era dell'innovazione tecnologica, fatta di big data e conoscenze virtuali, papà coltivava rapporti ogni giorno, attraverso il contatto diretto con le imprese ed i rappresentanti, gli idraulici e gli imbianchini. Li conosceva personalmente tutti, uno ad uno. Ed ha fatto del bene a tanti, papà. Perché era un uomo davvero generoso...». Oltre a gestire l'azienda di famiglia, Piero Chierici è stato per vent'anni pure uno stimato insegnante di Elettronica, ai corsi serali dell'Itis Da Vinci. «Amava trasmettere agli altri il suo sapere» dice Riccardo. «Così come, del resto, faceva con noi figli. Che, grazie a lui, abbiamo scoperto il pensiero di Socrate, i capolavori di Cicerone, i segreti dell'antica Roma e della civiltà greca. I suoi valori continueranno ad essere il vero motore della nostra azienda».
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