
Luca Pelagatti
Da una parte l'auditorium Paganini, perla di mattoni a vista firmata Renzo Piano. Dall'altra l'istituto Pietro Giordani, dove ogni giorno la campanella suona per un migliaio di studenti, oltre al Palaciti, palestra della Lavezzini basket. Qui, sotto canestro, si giocano i playoff di serie A.
In mezzo prati, alberi, vialetti e panchine, ovvero il parco dedicato alla memoria di Falcone e Borsellino. Diventato una terra di nessuno dove lo spaccio è la norma e dove la concorrenza tra pusher si gestisce con le lame. Tanto che in tre mesi sono già due i morti ammazzati mentre altri duelli, solo più fortunati, hanno sporcato di sangue l'erba. E i residenti e la gente che il parco lo vive li ricordano tutti.
«A maggio dello scorso anno per esempio, mi sono trovato davanti uno con la faccia squarciata da una coltellata che chiedeva aiuto in pieno pomeriggio - ricorda una abitante che affretta il passo verso casa.- Ma ora mi scusi ma si fa tardi: con il buio qui non è proprio il caso di attardarsi»............................Articolo completo sulla Gazzetta di Parma in edicola
Morire a 21 anni accoltellato in un parco
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