
Il vescovo Enrico Solmi ha trasmesso alle redazioni il suo messaggio pasquale:
Il fatto inaspettato è dato dalla vicenda che si snoda nei giorni della Passione e, soprattutto, nel mattino di Pasqua quando si fa strada la novità per eccellenza: “è Vivo non è qui”. Novità trasmessa dalle parole e dalle dichiarazioni di chi non poteva testimoniare in tribunale: le donne. Un’altra grande novità o, meglio, una riconferma di Colui che si era attardato con una donna al pozzo in Samaria e aveva raccolto, in una piazza svuotata, le lacrime dell’adultera, preconizzata, ieri come oggi, alla lapidazione. Con il velo del tempio si squarcia anche il velo della non conoscenza: l’umanità può vedere in modo nuovo ogni cosa e ricavare, finalmente, un senso, laddove trovava solo tenebre. Vengono riconfermati il messaggio e la vita del Nazareno, il suo passare facendo del bene, la forza infallibile e vulnerabile dell’amore, la logica del dono e del perdono che raggiunge tutti, anche coloro che non chiedono di essere perdonati. Poco importa che apparentemente vincano i prepotenti e la falsità continui il suo corso, perché tutto questo precipita nel baratro e non porta a nulla, se non all’arsura di un senso smarrito e di una infelicità perpetuata. Il Risorto è vero e vivo!
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