
Gian Carlo Zanacca
Continua l’attività dello sportello stranieri situato all’interno dell’ufficio relazioni con il pubblico al piano terra della sede storica del municipio in viale Libertà 3, aperto tutti i giovedì dalle 14.30 alle 17. Lo sportello è un punto di riferimento soprattutto in materia di diritti degli stranieri e svolge attività di consulenza in merito a rilascio della carta di soggiorno, test di lingua italiana, ricongiungimento familiare, iscrizione anagrafica. Gazmir Cela, esperto di diritto sugli immigrati, di origini albanesi, è l’operatore del Ciac – Centro immigrazione asilo e cooperazione di Parma e provincia – addetto allo sportello immigrati del Comune.
Ogni giovedì in municipio c’è sempre la fila di persone che attendono di avere una consulenza. Vengono un po’ da tutto il mondo: Moldavia, Ucraina, Albania, Africa e Asia. «A questo ufficio si rivolgono – spiega Gazmir – coppie formate da uno straniero e da un italiano che, per esempio, intendono contrarre matrimonio. Vogliono sapere quali sono i loro diritti e doveri». Matrimonio, diritti di cittadinanza e doveri, infatti, sono solo alcuni degli argomenti che vengono affrontati. «Faccio un altro esempio – prosegue Gazmir - spesso anche cittadini italiani si rivolgono a me per sapere come e dove rinnovare il permesso di soggiorno in scadenza di una badante». Per informazioni su questo importante servizio basta contattare l’Urp – ufficio relazioni con il pubblico del comune allo 052130111. Lo sportello stranieri organizza anche incontri periodici sulle novità in ambito normativo aperto a tutta la cittadinanza. «Esistono – spiega Gazmir - doveri legali e doveri morali che riguardano la partecipazione attiva degli stranieri alla vita della comunità come, per esempio, donare il sangue ed altre attività, organizzate a livello territoriale, per favorire l’integrazione e la partecipazione». La presenza di stranieri sul territorio ha conosciuto negli ultimi anni un costante incremento, oggi sono 1421, pari al 9,9 % della popolazione. Attualmente la comunità di stranieri non appartenenti all’Unione Europea più numerosa è quella albanese, seguita da quella moldava, da quella marocchina e da quella tunisina. «L’Amministrazione comunale di Collecchio – spiega il sindaco Paolo Bianchi – ha posto una particolare attenzione per quanto riguarda l’informazione dei cittadini stranieri residenti. L’integrazione passa anche attraverso la possibilità di fornire risposte esaustive ai tanti problemi che si pongono non solo a livello normativo ma anche sociale, come la ricerca di un’abitazione o l’approccio con il nostro sistema sanitario». Per l’assessore agli affari sociali Marco Boselli, «è necessario che gli stranieri siano istruiti in modo che prendano coscienza dei loro diritti e dei doveri».
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