
Lorenzo Sartorio
Per tutta Parma è l’angelo soccorritore di tanti automobilisti. Chi gira per la città lo può infatti incrociare, più volte al giorno, a bordo della sua auto «giallo-canarino» mentre soccorre qualcuno rimasto in panne a causa di qualche contatto o per via della batteria che, fateci caso, si scarica sempre nei momenti meno opportuni. Per il pianeta «Parma Calcio», invece, è il presidente-tuttofare del «Parma Club via Golese», uno dei più storici club crociati della nostra città che ha sede presso il circolo «Fulgor Rondine».
Giuliano Mazzera, elettrauto dall’età di 14 anni (adesso ne ha 74), è una figura popolarissima sia per il lavoro che svolge, ma, soprattutto, per la spiccata dote di socializzare con tutti grazie alla sua innata e contagiosa simpatia. Nativo del Cornocchio, Giuliano, dopo avere frequentato le prime quattro classi elementari nella locale scuola, approda alla «Cocconi», in piazzale Picelli, per la quinta elementare. «La scuola - ricorda Mazzera - era a due passi dalla Colonica dove i ''povrètt'' , dopo la guerra, andavano con un ''tgamén'' a prelevare la minestra».
Dopo avere lavorato come apprendista da Pini e Petrolini in viale Mentana e da Costa in viale Tanara, a 24 anni, Giuliano, si mette in proprio e apre un’officina, prima in via La Grola ed, in seguito, in via Savani dov'è tutt'ora affiancato dal figlio Ivan. Un viso da monello nonostante le 74 primavere portate da ragazzino, ciuffo ribelle, occhietto vispo, Giuliano, è il punto di riferimento del suo club che può contare su un altro bel personaggio, un organizzatore straordinario oltre che un perfetto gentleman: Dino Moroni. Un club, quello guidato da Mazzera, che non coniuga solo la propria attività con il tifo per la squadra del cuore, ma che in ventisei anni di attività ha organizzato tanti eventi di carattere ludico, culturale e sociale, sempre con una particolare e concreta attenzione nei confronti dei più deboli. Infatti, a più riprese, per la regia dell’impeccabile Dino Moroni, coadiuvato da una pattuglia di simpatiche signore guidate da Paola Silvestri, il «Parma Club Golese», ha concretamente sostenuto reparti e strutture ospedaliere. Rispecchiando il carattere gioioso del proprio presidente, il club organizza cene, serate danzanti, gite e, ovviamente, le trasferte al seguito dei crociati. Ma è Mazzera il motore della sua associazione con quel suo fare da «pramzàn dal sas», quel suo stile eternamente giovane da ragazzino, con quella passione per la compagnia e le bisbocciate ed il poter godere dei piaceri della vita insieme ad amici veri. In 26 anni di vita in un club, i ricordi, si sprecano sia belli che tristi. Un episodio, però, che rimarrà impresso nella memoria di Mazzera riguarda una trasferta in Olanda per seguire una partita del Parma. « Quando salimmo sul pullman per ripartire, non ci accorgemmo di avere lasciato a terra una coppia che, poi, siamo venuti a sapere che si era imboscata nel traghetto e non certo per ammirare il panorama».
Giuliano, però, può annoverare anche singolari ricordi legati al suo mestiere. Una mattina, ad esempio, fu chiamato d’urgenza un piazza Duomo poiché un carro funebre, con morto a bordo, era rimasto in panne. Ma c'è un altro simpaticissimo episodio accaduto poco tempo fa in strada D’Azeglio che merita d’essere citato. Era la mattina fredda e piovosa di un giorno feriale. Una bella e giovane signora fa per mettere in moto l’auto ma questa non vuol saperne di partire: la batteria. Una telefonata e, dopo pochi minuti, arriva l’auto gialla con a bordo il buon Giuliano che, alla vista dell’affascinante automobilista, si sente ancor più operativo. Scarica i cavi, li collega alla batteria della mitica auto gialla in modo tale da poter fare ripartire la signora con un sorriso smagliante. Ironia della sorte, quando Mazzera fa per avviare il motore della sua auto, la batteria è morta. Rimasto in panne, chiede aiuto all’amico di sempre, il fornaio Walter Ferrari dell’attiguo forno di borgo Gian Battista Fornovo, che lo aiuta a ripartire per approdare insieme all’«Oca Morta» per il «bianchino» di metà mattina. Giuliano è un tifoso del Parma con il cuore e, quando mostra la medaglia d’oro che porta al collo, dono dell’indimenticato presidente Ernesto Ceresini, si commuove. Come dire, che il calcio non è solo tifo, ma qualcosa di molto più. E, questo, Mazzera lo sa.
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