
Alex Botti
In pochi giorni la famiglia Rabaglia si è vista portare via la casa. Ricordi, affetti, sacrifici, cancellati dalla forza della montagna che sta distruggendo Sauna. Ieri sera l’abbattimento, deciso per la sicurezza nella zona, poichè l’edificio era ormai irrimediabilmente compromesso. Uno stress ed un dolore talmente grande, che ha provato molto Marisa, una dei 4 fratelli, che durante l’abbattimento ha avuto un mancamento. (Guarda la sequenza dell'abbattimento)
In quella casa abitavano i genitori, Giovanni e Rina, entrambi ultrasettantenni. L’avevano costruita nel 1961 con tanti sacrifici. «Abbiamo iniziato ad abitarci proprio quando abbiamo battezzato la nostra figlia Marisa, perchè proprio in quel periodo avevamo terminato i lavori di costruzione del tetto» racconta Rina. Era la casa in cui la famiglia è cresciuta: «Poi i nostri figli si sono spostati, ma noi siamo rimasti qua. Qui vicino hanno altre case anche loro, e sono già evacuate pure quelle».
Fra quelle mura era scritta la loro storia: «Una persona non può spiegare cosa si prova in un momento come questo, in cui tutta la tua vita viene cancellata». ....L'articolo completo sulla Gazzetta di Parma in edicola
Il dramma di Sauna, il paese sbriciolato dalla frana
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