
Tempo di bilanci per il presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, nel giorno del suo 38esimo compleanno.
Intervistato da Radio Sportiva, il patron gialloblù ha spaziato su vari temi, a cominciare dal campionato ormai quasi in archivio. "Oltre alla salvezza, ci siamo garantiti il decimo posto: ci tenevamo perchè siamo ambiziosi e miriamo a migliorare sempre. La mia avventura nel Parma? Quello che mi ero prefissato al mio arrivo era dare stabilità al club, negli ultimi quattro anni ci siamo sempre piazzati e questo è motivo di orgoglio".
Da un anno e mezzo, sulla panchina dei ducali, siede Roberto Donadoni, al quale Ghirardi predice un futuro importante: "Un giorno gli auguro di poter allenare il Milan. Per adesso, però, finirà il suo percorso a Parma, non ne ho mai dubitato, neanche prima del rinnovo". Non solo Donadoni, il presidente vuole tenersi stretti anche Valdes e Paletta, per i quali in estate potrebbe scatenarsi un’asta. "Valdes come vice-Pirlo alla Juve? Ai bianconeri non devo consigliare nessuno, il cileno ha grandi qualità come regista e in quel ruolo può avere un futuro: in Italia ce ne sono pochi come lui, ce lo teniamo stretto. Paletta? E´ uno dei migliori difensori del campionato, spero che non me lo chiedano e che lui non mi dica di andare via".
Chiusura sulle questioni di Lega e sull'ipotesi di una serie A a 18 squadre. "Voglio bene ad Abete, ma è inutile ridurre le squadre perchè per club come noi non cambierebbe nulla a livello di introiti. La soluzione migliore è quella dei due gironi a 20 squadre". E sulla possibilità di introdurre il salary cap: "E' prematuro parlarne, ogni presidente deve prendersi le proprie responsabilità", ha concluso Ghirardi.
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