
A poco meno di una settimana dall’ennesimo titolo vinto in carriera, la Ligue 1 col Paris Saint Germain, il 38enne centrocampista inglese ha deciso che è arrivato il momento di appendere le scarpette al chiodo. "Sono grato al Psg per avermi dato l’opportunità di continuare - le parole di Beckham, a cui era stato offerto il rinnovo del contratto in scadenza a giugno - ma sento che è il momento giusto di chiudere la carriera, di giocare ai più alti livelli. Se mi avessero detto da ragazzo che avrei giocato e vinto con la mia squadra del cuore, il Manchester United, che avrei giocato e indossato con orgoglio la fascia di capitano del mio Paese per oltre 100 partite e militato nei più importanti club del mondo, avrei risposto che era pura fantasia. E invece sono stato fortunato ad aver realizzato tutti questi sogni. Ad oggi la cosa che mi rende più orgoglioso è essere stato il capitano dell’Inghilterra. Sapevo che ogni volta che indossavo la maglia dei Tre Leoni, non solo mi univo a un elenco di grandi giocatori, ma rappresentavo anche ogni tifoso che segue con passione la sua nazionale. Sono onorato di aver rappresentato l’Inghilterra dentro e fuori dal campo". E così, dopo Alex Ferguson e Paul Scholes, il calcio d’Oltre Manica perde uno dei principali protagonisti degli ultimi 20 anni. Entrato nel settore giovanile del Manchester United nel 1991 a 16 anni, Becks ha debuttato con la maglia dei Red Devils il 7 dicembre '94, conquistando sei Premier League, due FA Cup e una Champions League, nel '97, anno in cui è stato eletto dall’Assocalciatori inglese miglior giovane dell’anno.
«Sento che ora è il momento di porre fine alla mia carriera ad alto livello». David Beckham spiega così la sua decisione di lasciare il calcio a fine stagione. «Voglio ringraziare tutti i miei compagni di squadra, i grandi allenatori che ho avuto e i tifosi che mi hanno sostenuto», afferma in una dichiarazione sul sito della FA.
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