
Due ballerini che da Parma vanno a Copenaghen. E maturano un'idea che si fa realtà
Mara Pedrabissi
La luce dell'alba negli occhi, la voce che sa di pesca e mirtillo. Belli, senza infingimenti. Bravi, da meritare l'inchiostro di una pagina di giornale. Quella che andrà in scena martedì sera al Teatro Regio è una storia positiva, che ci piace raccontare.
Titolo: «Galà Stelle nascenti», ovvero lei e lui al tempo delle mele della danza e un investimento da 15mila euro per prendersi un pezzo di luna in punta di piedi. Lei è Virginia, 19 anni, lui Giacomo, 20, insieme da 4 anni nell'arte e nella vita, da quando hanno preso a far coppia nella scuola «Professione Danza» di Parma: «La nostra storia è nata dal faticare insieme, dal condividere momenti di gioia e momenti di down», dicono.
Proprio in un momento di «down» si è accesa la lampadina, è balenata l'idea di diventare imprenditori di se stessi, mettere in piedi una specie di compagnia, organizzare una serata in un teatro importante. Virginia Gruzza e Giacomo Cussigh sono a Copenaghen da gennaio, accolti con diversi ruoli nell'importante Tivoli Ballet Theatre. E' la loro giornata di riposo, c'è più tempo per pensare a casa, viene un po' il magone. «Sarebbe bello ballare in Italia - comincia Virginia - Certo, a parte la Scala, ci sono poche possibilità». Pian piano si fa strada un progetto così ambizioso da essere portato avanti «perché tanto non avevamo niente da perdere». Viene illustrato ai compagni del Tivoli Ballet, sei ragazzi che arrivano da tutto il mondo e guardano il Regio per la prima volta su Internet. A loro si unirà una coppia di “guest star” cubane del balletto. Complice Mirella, la madre di Virginia («Mamma è una pratica, ci ha sempre aiutati»), presentano il piano al Teatro Regio che lo accoglie, con il sostegno di Ater. Progetto autofinanziato: 15mila euro il budget per coprire le spese vive, dal noleggio del Regio ai voli aerei dei ballerini che sono a Parma da una settimana e provano e riprovano negli spazi della scuola di via Botteri, sotto lo sguardo di Francesco Frola e Lucia Giuffrida nelle vesti di «maîtres» del balletto. Il traguardo? «Se riempiamo il teatro, copriamo le spese - ragionano - . I prezzi dei biglietti sono contenuti. Per ora ci basta avere l'appoggio del pubblico, il sogno per il futuro è poter fare qua quello che amiamo». Solo una bella favola? «No, abbiamo avuto momenti difficili, perché non c'è dietro di noi una struttura organizzativa. A volte ci si sente perduti». Del resto il mondo della danza non è solo raso e organza: a livelli professionali prendono corpo i fantasmi dell'anoressia, dell'autolesionismo, dell'omofobia. Il film «Il cigno nero» diretto da Darren Aronofsky ha tolto un velo. «Sono situazioni vere, inutile nasconderlo - ammettono Virginia e Giacomo - Nel nostro ambiente il 65% delle ragazze ha sofferto di anoressia. E' la malattia dello specchio, diciamo noi. A furia di guardarti, vedi solo quello che non va. Per i ragazzi è diverso: molti lasciano perché vengono derisi, offesi. Occorre essere forti, lucidi. Scivolare è un attimo».
Due ballerini che da Parma vanno a Copenaghen. E maturano un'idea che si fa realtàMara Pedrabissi
La luce dell'alba negli occhi, la voce che sa di pesca e mirtillo. Belli, senza infingimenti. Bravi, da meritare l'inchiostro di una pagina di giornale. Quella che andrà in scena martedì sera al Teatro Regio è una storia positiva, che ci piace raccontare. Titolo: «Galà Stelle nascenti», ovvero lei e lui al tempo delle mele della danza e un investimento da 15mila euro per prendersi un pezzo di luna in punta di piedi. Lei è Virginia, 19 anni, lui Giacomo, 20, insieme da 4 anni nell'arte e nella vita, da quando hanno preso a far coppia nella scuola «Professione Danza» di Parma: «La nostra storia è nata dal faticare insieme, dal condividere momenti di gioia e momenti di down», dicono. Proprio in un momento di «down» si è accesa la lampadina, è balenata l'idea di diventare imprenditori di se stessi, mettere in piedi una specie di compagnia, organizzare una serata in un teatro importante. Virginia Gruzza e Giacomo Cussigh sono a Copenaghen da gennaio, accolti con diversi ruoli nell'importante Tivoli Ballet Theatre. E' la loro giornata di riposo, c'è più tempo per pensare a casa, viene un po' il magone. «Sarebbe bello ballare in Italia - comincia Virginia - Certo, a parte la Scala, ci sono poche possibilità». Pian piano si fa strada un progetto così ambizioso da essere portato avanti «perché tanto non avevamo niente da perdere». Viene illustrato ai compagni del Tivoli Ballet, sei ragazzi che arrivano da tutto il mondo e guardano il Regio per la prima volta su Internet. A loro si unirà una coppia di “guest star” cubane del balletto. Complice Mirella, la madre di Virginia («Mamma è una pratica, ci ha sempre aiutati»), presentano il piano al Teatro Regio che lo accoglie, con il sostegno di Ater. Progetto autofinanziato: 15mila euro il budget per coprire le spese vive, dal noleggio del Regio ai voli aerei dei ballerini che sono a Parma da una settimana e provano e riprovano negli spazi della scuola di via Botteri, sotto lo sguardo di Francesco Frola e Lucia Giuffrida nelle vesti di «maîtres» del balletto. Il traguardo? «Se riempiamo il teatro, copriamo le spese - ragionano - . I prezzi dei biglietti sono contenuti. Per ora ci basta avere l'appoggio del pubblico, il sogno per il futuro è poter fare qua quello che amiamo». Solo una bella favola? «No, abbiamo avuto momenti difficili, perché non c'è dietro di noi una struttura organizzativa. A volte ci si sente perduti». Del resto il mondo della danza non è solo raso e organza: a livelli professionali prendono corpo i fantasmi dell'anoressia, dell'autolesionismo, dell'omofobia. Il film «Il cigno nero» diretto da Darren Aronofsky ha tolto un velo. «Sono situazioni vere, inutile nasconderlo - ammettono Virginia e Giacomo - Nel nostro ambiente il 65% delle ragazze ha sofferto di anoressia. E' la malattia dello specchio, diciamo noi. A furia di guardarti, vedi solo quello che non va. Per i ragazzi è diverso: molti lasciano perché vengono derisi, offesi. Occorre essere forti, lucidi. Scivolare è un attimo».
Galà Stelle nascenti |
Con: Giacomo Cussigh, Heather Dunn, Carlos Martin Garcia, Virginia Gruzza, Shaun James Kelly, Marie-Claire Newton, Teele Ude, Caroline Vandenberg. Special Guests: Arianne Latifa Gonzalves, Vittorio Galloro PROGRAMMA ATTO I LA ESMERALDA Pas de deux. Coreografia: Marius Petipa. Musica: Cesare Pugni RAYMONDA Pas de deux. Coreografia: Marius Petipa. Musica: Aleksandr Glazunov LA FILLE MAL GARDÉE Pas de deux. Coreografia: Marius Petipa. Musica: Peter Ludwig Hertel FROM THE BEGINNING Coreografia: Shaun James Kelly. Musica: Johann Sebastian Bach MAJISIMO Coreografia: Jorge Garcia. Musica: Jules Massenet INTERVALLO ATTO II L’INFIORATA A GENZANO Pas de deux. Coreografia: August Bournonville. Musica: Edvard Helsted, Holger Simon Paulli TRIO Coreografia: Marie-Claire Newton. Musica: Apocalyptica. Diana e Atteone. Coreografia: Agrippina Vaganova. Musica: Riccardo Drigo GRAND PAS CLASSIQUE Variazione. Coreografia: Viktor Gsovskij. Musica: Daniel Auber LO SCHIACCIANOCI Pas de deux del I atto. Coreografia: Lucia Giuffrida. Musica: Pëtr Il’ic Cajkovskij DON CHISCIOTTE Pas de deux. Coreografia: Marius Petipa. Musica: Ludwig Minkus FINALE Musica: Pëtr Il’ic Cajkovskij Biglietti Questi i prezzi per il «Galà Stelle nascenti»: platea euro 35, palchi euro 30/25/20, galleria euro 15. I biglietti si possono acquistare alla Biglietteria del Teatro Regio di Parma: tel. 0521 203999. |
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