
"Mi consideravo un razzista, fondamentalmente ero contro tutti i bianchi. Ero un ribelle".
Confessione choc di Micheal Jordan, il cestista più forte di tutti i tempi.
Cresciuto in Nord Carolina, dove forte era la presenza del Ku Klux Klan, la leggenda della palla a spicchi ha ricordato dei tempi in cui giocava a baseball, quando si sentiva dire che era inferiore dai compagni di squadra, quasi tutti bianchi. O di quando, nel 1977, fu sospeso dalle lezioni per aver tirato un lattina addosso a una compagna che lo aveva chiamato 'negro'.
A placare la sua sete di vendetta ci pensò mamma Deloris, che lo convinse a non farsi consumare dall'odio razziale.
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