
Difficile tentare una spiegazione. Fornire un perché per la decisione di essersi messo al volante di quell'auto senza patente. Dopo aver bevuto un po' (il tasso alcolemico era 0,52) e - soprattutto - dopo aver fumato «erba». Si è avvalso della facoltà di non rispondere, il diciottenne arrestato mercoledì scorso con l'accusa di omicidio stradale. E così il ragazzo, residente a Collecchio, rimane ai domiciliari nella casa del padre a San Quirico. Resta aperta la possibilità di ricorso al Riesame, ma la strada è obiettivamente in salita.
Nel terribile schianto di Viarolo, la notte tra il 9 e il 10 agosto, erano rimasti feriti in modo gravissimo due degli amici a bordo: Simone Zarotti è morto una settimana dopo, l'altro, un 16enne, è ancora ricoverato in gravi condizioni.
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