
E’ polemica in rete sulla pubblicità che l’acqua Uliveto ha pubblicato oggi sui principali quotidiani nazionali per celebrare l’argento mondiale delle azzurre della pallavolo. Nell’immagine di repertorio (nella pubblicità è presente anche il logo della federazione medico sportiva al fianco dell’azienda nella campagna per lo sport), le atlete di colore della nazionale, Paola Egonu e Miriam Sylla, non compaiono: in particolare la Egonu è coperta da una bottiglia, circostanza che è costata l’accusa di razzismo sui social.
Le proteste per la foto (un’immagine di archivio e non relativa alla rassegna iridata in Giappone) viaggiano soprattutto su Twitter, dove è la notizia è top trend e gli utenti si dividono tra quelli convinti degli intenti razzisti e quelli che pensano più a una svista, anche per il fatto che le foto analoghe pubblicate nei giorni scorsi avevano la squadra al completo. Non mancano i meme dedicati, con qualcuno che posta foto di Tommy Smith e John Carlos, atleti vincitori dei 200 alle Olimpiadi del 1968 che mostravano il pugno alzato con un guanto nero, coperti da una bottiglia Uliveto e chi fa notare che "gli uccellini delle pubblicità sono sempre bianchi".
Il Corriere della sera spiega che nella foto originale Miriam Sylla non compare, mentre Paola Egonu c'è ma è coperta dalla bottiglia.
L'AZIENDA: "ULIVETO SEGUE TUTTE LE NOSTRE PALLAVOLISTE. RESPINGIAMO QUALUNQUE INSINUAZIONE". Sulla pagina Facebook, l'azienda si difende:
"Uliveto ha seguito con entusiasmo l’avventura di tutte le nostre atlete pallavoliste, TUTTE senza alcuna distinzione. Nessuna forma di discriminazione ci appartiene e la vicinanza alla squadra ed alle sue componenti è dimostrata dalle tante foto pubblicate sui social. Contrastiamo pertanto fermamente qualsiasi insinuazione circa un atteggiamento diverso nei confronti di giocatrici che per noi hanno tutte lo stesso grande merito: quello di aver composto una fantastica squadra!
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