LAVORO
Foto d'archivio
Nel corso di gennaio sono previsti 5.550 ingressi nelle aziende di Parma e provincia; saranno 12.720 nel trimestre gennaio-marzo: il 60% dei lavoratori nel settore dei servizi, il 51% sarà assunto da imprese con meno di 50 dipendenti. Le previsioni sono formulate dal progetto Excelsior del sistema camerale. Secondo la Cciaa in gennaio entreranno 5.550 persone nelle aziende di Parma e provincia: +55% rispetto a un anno prima(in Emilia-Romagna sono 45.700, in Italia circa 458mila). Di questi, 2.250 (il 40,5%) saranno prevedibilmente richiesti nell’industria; le altre 3.300 persone (59,5%) saranno assunte nei servizi.
Il 43% dei nuovi ingressi è richiesto nella produzione di beni ed erogazione di servizi, il 18% nella logistica; il 16% in attività tecniche e di progettazione, il 12% in attività commerciali e vendite, il 6% in aree Direzioni e servizi generali, il 5% nell’amministrativo. Nel trimestre gennaio-marzo la previsione di ingresso ipotizzata per il Parmense è di circa 12.720 lavoratori, con una crescita di 4.180 unità (+49%) rispetto al medesimo trimestre 2021.
Nel 28% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 72% saranno a tempo determinato. I settori che richiedono più addetti: 890 ingressi nelle industrie alimentari (1.610 nel trimestre), 760 nei servizi di trasporto logistica e magazzinaggio (1.710 nel trimestre), 570 nel commercio (1.490), 520 nei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici (1.350); 460 dei servizi alle persone (1.190).
Restano difficoltà nel reperimento di addetti: nel 24,9% dei casi per mancanza di candidati; nel 12,1% a causa di una preparazione reputata inadeguata.
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