
PAOLO PANNI
POLESINE ROCCABIANCA - La piena del Po ha frenato i lavori in corso al ponte «Giuseppe Verdi». Per la riapertura del viadotto, prevista per sabato si profila un ulteriore slittamento. Infatti i lavori potranno riprendere solo dopo la verifica di eventuali danni causati dal notevole trasporto di legname e altri detriti che si sono ammassati a ridosso dei ponteggi del cantiere. Questa verifica potrà essere effettuata dai tecnici solo dopo che il livello dell’acqua sarà tornato normale. Una volta conclusi i lavori, sarà effettuato il previsto collaudo della struttura, basilare per procedere alla riapertura. «L’evento meteo rilevante potrebbe causare uno slittamento di qualche giorno della riapertura del ponte, prevista per il 10 ottobre» ha confermato Giovanni Bertocchi, delegato alla viabilità della Provincia. Una ulteriore tegola per tanti lavoratori che quotidianamente si spostano tra Emilia e Lombardia. Il colmo della piena, che si è confermata di ordinaria criticità, ha attraversato il Parmense ieri pomeriggio. A Cremona ha raggiunto i 2 metri e 28 centimetri sopra lo zero idrometrico e a Polesine i 5 metri e mezzo sopra lo zero idrometrico. Aipo prevede che il colmo raggiunga Boretto, dove il livello ha superato stamattina la soglia 1 di criticità (posta a m 4 metri e 50 cm sopra lo zero idrometrico), indicativamente nelle prime ore di oggi, martedì 6 ottobre. Fermandosi sempre su livelli di ordinaria criticità. Nel Parmene la piena ha raggiunto parzialmente la via Alzaia a Polesine (via che era stata preventivamente chiusa) e ha allagato l’area del parco Le Scalette a Stagno di Roccabianca oltre alle golene aperte sottostanti il ponte «Verdi».
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