
Per la prima volta nella storia dell'Aci di Parma, a ricoprire l'incarico di direttore è una donna. La nomina è arrivata proprio nel centenario della fondazione. La nuova direttrice dell'associazione è Andreina Covino, parmense di adozione: nella nostra città si è laureata in Giurisprudenza.
Assunta all'Aci subito dopo la laurea, Andreina Covino nel 2010 era già responsabile del Pra di Parma, l'anagrafe di tutti gli autoveicoli della città e della provincia. Ora, dopo un biennio sabbatico, è arrivato l'incarico più prestigioso: la direzione dell'Aci di Parma.
Andreina Covino è figlia di un ufficiale dell'Arma dei carabinieri e ha sposato un militare dell'esercito. Madre di due figli, possiede un aplomb quasi britannico. Ha lo sguardo dolce ma fermo, il linguaggio pacato ma deciso. Volitiva e determinata, stempera tutto con un bel temperamento latino.
«E 'una grande soddisfazione - commenta - ma anche una forte responsabilità. L'Aci, come tutte le realtà cittadine, si è evoluta e gli impegni, come le sfide a fare sempre meglio, si moltiplicano. Oggi essa non è più una mera associazione di aiuto al guidatore in difficoltà, ma offre al tesserato nuovi servizi e vantaggi un più ampio raggio, utili non solo all'automobilista ma anche cittadino ».
«La nostra priorità - sottolinea - è l’attenzione alla mobilità in generale, una mobilità sostenibile, in grado di salvaguardare l’esigenza di muoversi bene ed in sicurezza ottemperando, ad un tempo, a quelle che sono le norme per la tutela dell’ambiente. Per raggiungere tutti questi obiettivi, Aci collabora in modo sempre più sinergico con i comuni della provincia, con le forze dell’ordine e con tutti gli organismi di settore coinvolti nel nostro raggio d’azione».
«L’Aci - aggiunge - tutela la persona sul versante della mobilità su strada, assicurandola non solo quando è al volante ma anche in qualità di trasportato, ma anche gestendo tessere associative che offrono servizi agevolati come quello idraulico, il ferramenta o il medico a casa. La nostra associazione ha convenzioni a livello nazionale, quindi l’automobilista è tutelato anche fuori dalla propria città».
«Se dovessi sintetizzare l’operato contemporaneo dell'Aci - conclude la neo direttrice - direi che la nostra esperienza, maturata negli anni, è oggi in grado di offrire valore all’individuo».
L'ACI DI PARMA
Nel lontano 1913 in cui prendeva vita la prima scoppiettante edizione della mitica corsa in salita “Parma - Poggio di Berceto”, nacque un avanguardistico club. Ma bisognerà attendere il 12 novembre 1921 per la nascita ufficiale di quella che è l'attuale realtà, oggi con sede in via Cantelli, quando trenta "pionieri dell'auto" parmigiani diedero vita all '«Auto-Moto-Club Parma», con uno statuto volto allo «sviluppo e l'incremento dello sport motoristico in genere e, più precisamente, l'organizzazione di gare automotociclistiche e di gite sociali».
rc
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