Traversetolo
Traversetolo Per cinquant'anni è stato una presenza costante nell’associazione, il «Giùli», uno degli ultimi volontari della prima ora della Croce Azzurra. Ha destato profonda commozione la scomparsa di Giuliano Marchesi, volto noto dell’associazionismo traversetolese.
Nativo di Mamiano, classe 1938, Marchesi ha seguito le orme del padre Mario, svolgendo l’attività di venditore ambulante di generi alimentari e gestendo anche il negozio in centro a Mamiano, insieme al fratello. Un lavoro che era anche una grande passione, perché il suo carattere espansivo e contraddistinto dal buonumore e dalla simpatia, lo portava a stabilire facilmente numerosi contatti umani con le persone.
Il padre Mario, nel 1959, fu uno dei soci fondatori della scuola materna di Mamiano e per la sua famiglia, sostenerla è stato sempre un onore. Marchesi è stato tra i promotori di tante iniziative a favore del paese: dalla fondazione nel 1966 della squadra di calcio, di cui è stato anche vice presidente, a quella nel 1995 dell’associazione «Mamiano Insieme». E poi il volontariato, un impegno a 360 gradi: donatore Avis, socio fondatore e attivista per anni della sezione Avoprorit e storico volontario della Croce Azzurra, tra le cui file ha militato sino al compimento degli ottant’anni. «Per tantissimi anni il suo turno di servizio era il sabato notte – ricordano dall’associazione -: un appuntamento cui non mancava mai. Arrivava nel tardo pomeriggio con le vivande, per preparare la cena ai volontari che iniziavano il turno alle 20. Grazie al suo carattere aperto e gioviale diffondeva una naturale contagiosa empatia, specialmente tra i più giovani, ai quali dispensava battute, ma anche consigli e qualche raccomandazione a non mollare mai, anche di fronte alle difficoltà».
M.C.P.
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