PATTEGGIAMENTO

«Molla il mostro o non ti darò pace». E getta dell'acido sull'auto dell'ex che aveva un nuovo compagno

Georgia Azzali

L'addio non l'aveva contemplato. Dopo quasi tre anni di relazione avrebbe voluto dettare lui le condizioni: non aveva accettato la decisione di lei di chiudere la storia, ma soprattutto non poteva tollerare che al fianco di Roberta (la chiameremo così) fosse arrivato un altro. Così, dopo aver tentato di riallacciare i rapporti facendosi trovare spesso sotto casa, era passato all'attacco. «Molla il mostro o non avrai più pace», le aveva scritto in una mail.

Uno dei tanti messaggi di minaccia che avevano cominciato ad assillarla alla fine del 2023 ed erano continuati fino alla primavera. Intimidazioni. Ma anche fatti inquietanti, come l'acido che un giorno lui avrebbe fatto colare sul paraurti della sua auto. Accusato di stalking aggravato, l'ex compagno - 48 anni, origini calabresi - ha patteggiato 8 mesi. Come richiesto dalla difesa, la pena è stata sostituita con lavori di pubblica utilità che il 48enne svolgerà in una cooperativa sociale, secondo quanto verrà concordato e per un massimo di 8 ore al giorno.

Dopo che le loro strade si erano separate, dopo che lei aveva deciso di svoltare, era diventato un'ombra che aleggiava sulle sue giornate. Compariva spesso, implorandola di ripensarci, ma non era mai stato aggressivo. O così le era sembrato. Perché appena si era reso conto di essere stato «sostituito», aveva cambiato pelle. Subito, una marea di messaggi, inviati a qualunque ora del giorno e della notte. «P...a, se non lo lasci entro una settimana, ti rovino»: queste le parole che comparivano sul display del telefonino. Poi era passato alle chiamate: una domenica, Roberta ne aveva contate 160 provenienti da un numero privato.

Lei non rispondeva. Cercava di ignorarlo. Ma invece di farsi da parte, lui era diventato ancora più violento: a metà aprile del 2024 aveva tagliato le gomme della macchina del suo nuovo compagno. E negli stessi giorni lei si era ritrovata il paraurti corroso dall'acido. Nessuno aveva assistito ai vandalismi, ma era stato lui a preannunciarli. «Amore mio, domani mattina avrai delle belle sorprese», le aveva scritto in un messaggio. E il giorno dopo il fidanzato aveva trovato le gomme squarciate. A parlarle dell'acido, era stata invece l'ex moglie del 48enne: le aveva rivelato che era stato lui a versarlo.

Un'escalation. Sperava fosso solo un'impressione. Una sensazione che cresceva mentre si insinuava la paura. Ma un giorno, mentre stava tornando verso casa, il suv di lui aveva invaso la corsia in cui lei stava viaggiando fermandosi a pochi centimetri dalla sua auto. «Poi aveva fatto retromarcia e aveva sputato sulla carrozzeria battendo anche i pugni sulla portiera», aveva sottolineato Roberta nella querela.

E 24 ore dopo se l'era ritrovato sotto casa. Aveva cominciato a dare colpi al portone urlando e facendosi sentire dal vicinato: «Apri, altrimenti sfondo la porta: fai uscire il coniglio, così mi mette le mani addosso e lo mando direttamente in via Burla».

Era uscita, Roberta, il giorno dopo. Per andare in caserma. Per raccontare quei mesi in cui si era sentita braccata. Travolta da un'ansia che la stava divorando.

Georgia Azzali