natura
Ad un occhio poco competente, e sono tanti, vengono scambiati per cuccioli di cane smarriti, abbandonati. Ma cagnolini non sono, sono dei lupi, dei piccoli lupi. Una buona azione, però, come quella di prenderli, salvarli e cercare di accudirli, che in realtà li mette in pericolo, rischia addirittura di farli morire. Diventa difficile reintrodurli in ambiente e riportarli al branco. In realtà, la buona azione scatta anche se si riconosce che è un lupo: l'istinto di aiutarli è immediato e istintivo. E' successo nei giorni scorsi proprio nella parte parmense del parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano: due cuccioli scambiati per cagnolini. Ma solo quando la situazione era chiara sono state interpellate le strutture competenti. In un caso, la famiglia che ha soccorso il cucciolo abita molto vicino alla cucciolata. Nel secondo caso il piccolo lupo, probabilmente mentre il branco si stava spostando in cerca di acqua, è rimasto indietro, in mezzo alla strada. In entrambi i casi sono stati scambiati per cagnolini. Ora le cucciolate non sono più in angoli nascosti, il lupo è diffuso di più. Quindi è facile che ciò accada. E' scesa in campo la Regione Emilia Romagna che indica, come riferimento in questi casi, il Centro tutela e ricerca fauna esotica e selvatica di Monte Adone (Bologna, telefono 051/847600).
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