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Gente di campagna

Alessio Gennari: "I prodotti dell'oasi? Li vuole anche Carlo Cracco"

Gennari I prodotti dell'oasi?   Li vuole anche Carlo Cracco

di Claudia Olimpia Rossi

31 Maggio 2023, 10:24

Le mani di Alessio Gennari, venate e grigie come la terra che lavora da quando aveva vent’anni, ne raccontano la storia: in diciotto, ha costruito intorno a sé un mondo ad immagine e somiglianza della natura che venera.
Dalle 3 varietà iniziali è arrivato a 1200, maturando la personale filosofia di coltivazione basata sulla complessità. Un mantra ecologico che ha conquistato anche Carlo Cracco, della cui azienda agricola Gennari è ispiratore e referente.

«Le specie - spiega - si autosostengono senza alcun tipo di trattamento. Nel mio modello agricolo non si pone il problema dei parassiti, conta solo la convivenza più o meno pacifica degli elementi, come confermano le ricerche sulle catene trofiche. La natura è fatta di comunicazione continua tra specie vegetali e animali. Varietà aromatiche, frutti, radici, ortaggi, fiori e flora spontanea coesistono. Allevo solo gli asini, ma con gli altri animali attuo una tutela con osservazione diurna e notturna. Afidi e lumache, ad esempio, non creano alcun tipo di danno. All’uomo spetta controllare: se c’è una prevalenza di una specie sull’altra, faccio in modo che si ripristini l’equilibrio rendendo ancor più complesso l’ecosistema. L’estinzione di una sola specie in un habitat può interrompere o modificare la catena alimentare dell’habitat stesso e portare per caduta l’estinzione di tante altre specie».
L’oasi di Alessio Gennari, laureato in Scienze naturali all’Università di Parma e studioso di botanica, prospera a Flaviano Inferiore di Lesignano de’ Bagni, circondata da un bosco «che la protegge da ogni esposizione all’agricoltura convenzionale». Organic al 100%, la coltivazione avviene esclusivamente con mezzi manuali, senza l’utilizzo di strumenti meccanici, «anche per osservare da vicino lo stato di salute del suolo e rispettarne gli abitanti che lo mantengono vitale». Blue Cream Barries, pomodoro ciliegino blu ricco di antiossidanti naturali proprio come i mirtilli, e Spinacio del Malabar, una pianta rampicante a forma di cuore usata nel Sud est asiatico come medicina, sono alcune delle curiose varietà antiche.
I prodotti di Alessio Gennari, fondatore con il celebre “custode delle verdure rare” Harald Gasser dell’Alto Adige di “Manna Organic”, l’associazione di agricoltori che tutela la biodiversità come risorsa creativa, sono corteggiati dai più grandi chef. Oltre Carlo Cracco, si servono da Gennari Terry Giacomello, Mattia Trabetti e la Scuola di Cucina Alma. «Non siamo un’agricoltura d’élite, ma per prima la ristorazione di ricerca - conclude Alessio Gennari, che da giovanissimo fece l’elettricista, fino allo sbocciare della passione per la campagna trasmessa dai nonni con cui aveva vissuto l’infanzia - riesce a cogliere l’importanza di questo modello agricolo, l’unico davvero sostenibile, capace di ridurre gli sprechi, offrire cibo di alta qualità con una completa attenzione ambientale».

La scheda

Nome: Alessio Gennari
Età:38 anni
Segno zodiacale: Toro
Studi: Laurea in Scienze naturali
Hobby: «Nel tempo che mi rimane mi fermo ad ascoltare il silenzio»
Sogno nel cassetto: «Ritornare a vedere l’anima della vita e non solo la materia»
Azienda:Terre di San Secondo di A. Gennari, via Faviano Inferiore 30, Lesignano
Attività: Coltivazione di ortaggi.

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