
Vigili del fuoco, Soccorso Alpino, carabinieri, protezione civile, due gruppi di cacciatori: si riattiva la macchina delle ricerche a Schia e nel comprensorio del Caio, dove dal 28 dicembre si sono perse le tracce - sepolte dai quasi due metri di neve caduta - di Andrea Diobelli.
Lo scialpinista, manager mantovano della Davines, era salito da solo in Appennino per una giornata da dedicare alla sua grande passione: la montagna. Ma non aveva mai fatto ritorno. Alle ricerche hanno partecipato anche il fratello ed alcuni amici ed erano staati utilizzati anche i droni, oltre agli elicotteri dei vigili del fuoco.
Come spiega nel video il sindaco di Palanzano Ermes Boraschi, assessore alla Protezione civile dell'Unione montana Appennino Parma Est, che coordina le operazioni, a seconda delle condizioni del manto nevoso la sessione di ricerche potrebbe durare tutto il giorno o doversi interrompere prima.
Non si esclude di dover attendere il discioglimento di una parte di neve per poter arrivare a individuare tracce del manager.
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