MILANO

Altri due carabinieri indagati per il caso Ramy

Le accuse sono falsità ideologica e false informazioni ai pm

(ANSA) - MILANO, 02 DIC - Altri due carabinieri sono indagati nell'inchiesta sull'inseguimento del 24 novembre 2024 in cui morì Ramy Elgaml, il diciannovenne deceduto quando lo scooter, guidato da Fares Bouzidi, su cui viaggiava uscì di strada fra via Ripamonti e via Quaranta a Milano. Sono accusati - scrivono Il Giorno, Corriere e Repubblica - di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico e false informazioni a pubblico. Si tratta di una delle due pattuglie che arrivarono sul posto dopo quella che tallonava da vicino lo scooter. L'ipotesi è che le contestazioni di falsità ideologica riguardino o il verbale di arresto di Bouzidi, che è stato condannato in primo grado a 2 anni 8 mesi per resistenza, o il verbale di sequestro a Bouzidi di contanti e una collanina spezzata e quelle di false attestazioni quanto hanno detto quando sono stati sentiti lo scorso gennaio dai pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini. A questo punto sono sette i carabinieri indagati. Il militare che guidava la macchina che uscì di strada subito dopo la scivolata del T Max è iscritto per omicidio stradale. L'indagine è stata chiusa a luglio ma la Procura, che si è vista per due volte respingere la richiesta di una nuova perizia cinematica sull'incidente, non ha ancora deciso se chiedere il rinvio a giudizio o meno. Altri quattro carabinieri sono invece indagati per la cancellazione forzata di video girati da testimoni, due per depistaggio e favoreggiamento e due solo per depistaggio. (ANSA).