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FIRENZE

Toscana presenta il reddito di reinserimento lavorativo, platea di 11mila disoccupati

Assegno da 500 euro e formazione per chi ha Isee sotto i 15mila euro

Toscana presenta il reddito di reinserimento lavorativo, platea di 11mila disoccupati

09 Dicembre 2025, 16:18

(ANSA) - FIRENZE, 09 DIC - Un assegno di 500 euro mensili, per una durata massimo di 9 mesi per una platea di circa 11mila disoccupati residenti in Toscana con pregressa esperienza lavorativa, Isee inferiore a 15.000 euro e che non possono più percepire sussidi di disoccupazione. E' quanto prevede il reddito regionale di reinserimento lavorativo presentato dal presidente della Toscana Eugenio Giani, insieme all'assessore al lavoro Alberto Lenzi. La misura subordina l'erogazione dell'assegno all'impegno del beneficiario nella ricerca attiva di occupazione e alla partecipazione a percorsi di formazione. Il reddito di reinserimento è finanziato con circa 23 milioni che la Toscana stanzia impegnando risorse proprie nell'annualità 2026 del bilancio finanziario gestionale 2025-2027. Sarà gestito operativamente da Arti, l'Agenzia regionale Toscana per l'impiego che gestirà gli avvisi, le domande e i pagamenti. Il reddito regionale di reinserimento lavorativo non può essere cumulato e non si può sommare ad altre misure nazionali come, ad esempio, l'assegno di inclusione. La misura sarà varata prossimamente dalla Giunta toscana, in via sperimentale, e partirà con gli avvisi all'inizio del 2026; i corsi di formazione e l'erogazione dell'assegno, ha precisato Giani, sono attesi per la primavera 2026. I corsi saranno calibrati rispetto anche ai posti di lavoro più richiesti dal mercato, come, ha detto Lenzi, il personale per il settore turistico. "La Toscana si fa ancora protagonista sul fronte delle politiche del lavoro con un nuovo intervento che la pone come punto di riferimento nella costruzione di un moderno welfare italiano - ha detto Giani -. Grazie ai report periodici del settore lavoro ogni tre mesi osserveremo l'andamento della misura e valuteremo cambiamenti e aggiustamenti". Lenzi ha insistito sulla necessità di "offrire a chi perde il lavoro una protezione e allo stesso tempo la possibilità di aggiornare ed evolvere le proprie competenze per rafforzare la propria occupabilità. Il reddito di reinserimento va in questa direzione e si configura come un sussidio di secondo livello, assimilabile alle migliori pratiche europee". (ANSA).

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