
Diciamoci la verità: abbiamo fatto indigestione di Suv (di qualsiasi taglia) e rigorosamente hybrid. Sedersi su una station wagon spinta da un 2.0 litri turbodiesel (peraltro straordinariamente silenzioso) sembra un tuffo nel passato e invece è la proiezione nel futuro prossimo di Skoda, che di wagon se ne intende. La nuova generazione di Octavia è dal 2016 la familiare più venduta in Europa e addirittura dal 2010 la più popolare nel suo segmento, quello di Focus e Astra per intendersi: lo diciamo perché è facile scambiare la nuova Octavia per una vettura di categoria per dimensioni (4 e 68), finiture (ci sono cugine più nobili nel Gruppo che non reggono il confronto...) e volumi, perché un bagagliaio da 640 litri - 1700 abbattendo i sedili - non si incontra tutti i giorni.

Benvenuti nel nuovo design Skoda: moderno fuori, elegante in particolare nel posteriore e nei gruppi ottici anteriori, modernissimo nell'abitacolo costruito con cura e nel quale troneggia un display formato tablet al centro della plancia. Segno particolare? A noi piace molto la linea nelle portiere che conduce come una saetta all'apri-porta ma Skoda - si sa - è soprattutto sostanza. Da sempre.

E allora torniamo al motore, che non è certo l'unico: oltre ai benzina 1.0 e 1.5 TSI in consegna come il diesel da settembre, seguiranno le versoni a metano e poi anche quelle mild hybrid e plug-in, perché al "progresso" non ci si può certo opporre. Però in un'auto così funzionale - pensata per flotte e famiglie che macinano chilometri - il turbodiesel sia in versione 115 che 150 Cv oltre ad abbattere dell'80% le emissioni di biossido di azoto rientra negli incentivi governativi e ha un'efficienza di esercizio non paragonabile con le altre alimentazioni. Non è solo wagon, Octavia, ma a queste latitudini la berlina non sfonda: però dateci un occhio, la nuova generazione ha una coda di grande personalità.

Detto che il listino delle wagon diesel parte da 29.250 euro (entry level 1.0 TSI 25.000) e che la versione Style con 1650 euro più della Executive offre qualsiasi cosa vi serva, le impressioni al volante sono notevoli. Si siede comodi (anche dietro) e a parità di passo con la versione precedente si è comunque guadagnato spazio, la strumentazione è ben leggibile e i comandi intuitivi ed ergonomici (per i fari, sulla sinistra, c'è ora un pulsante molto discreto). Abbiamo guidato la versione Style con 150 Cv, cambio automatico e cockpit digitale e la sensazione è di essere seduti su una tedesca "importante". Sterzo rapido e preciso, cavalleria sempre pronta (per gli amanti della guida sportiva si sente che "tira" un po' davanti, ma la Octavia non è fatta certo per la pista...), navigatore preciso al millimetro. Ecco, sull'infotainment (e sui sistemi di sicurezza Adas) Skoda non ha certo lesinato. Un esempio del marchio di fabbrica "simply clever"? I sensori che indicano una presenza laterale funzionano anche a quadro spentoquando si sta per scendere bloccando un secondo la porta se necessario: una buona notizia per i ciclisti. E per Octavia, che continua a essere un punto di riferimento.
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