Le penne nere di Parma e provincia si confermano persone dal cuore d’oro. È stato infatti pubblicato il libro verde della solidarietà 2013 dell’Associazione nazionale alpini e il nostro territorio risulta tra i più generosi: con i suoi 70.678 euro raccolti è infatti primo a livello regionale, mentre è secondo solo alla sezione bolognese-romagnola per ore lavorate (17.525).
Dati che tengono conto dell’attività prestata dalla sezione e da 36 gruppi sui 48 esistenti; numeri che dipendono non solo dai 175 volontari della Protezione Civile, coordinata da Enrico Adorni, ma anche dai gesti di solidarietà di ogni singola penna nera. «È un risultato che ci inorgoglisce - spiega il presidente della sezione di Parma, Mauro Azzi -: si è lavorato tanto e sono stati raccolti tanti soldi per opere importanti». I numeri, dal 2008, quando alla guida delle penne nere parmigiane è arrivato Azzi, sono cresciuti sensibilmente: «Basti pensare che, allora, al libro verde del volontariato partecipavano soltanto 15 gruppi, mentre oggi sono ben 36. L’obiettivo, ovviamente, è coinvolgere sempre di più l’intero territorio provinciale, portando a partecipare la totalità dei gruppi. In ogni caso, per noi è un orgoglio essere ai vertici delle classifiche regionali».
La bontà delle nostre penne nere si è resa concreta soprattutto nella realizzazione dell’asilo di Casumaro, frazione del comune di Cento (Ferrara), colpita violentemente dal terremoto del maggio 2012: per ridare sorriso ai bambini di questo paese si è instaurata, tra i vari gruppi, una vera e propria gara di solidarietà. Sul monumento che arricchisce la bella sede della sezione Ana di Parma, in via Jacobs, si legge: «Custodi della memoria, strumenti di solidarietà». La solidarietà è dimostrata dai numeri, mentre l’attività di memoria è quotidiana e, ultimamente, c’è una sfida da vincere.
È già stata infatti inviata una lettera al sindaco Federico Pizzarotti con una richiesta precisa: «Vorremmo che il parco, oggi senza nome, su cui si affaccia la nostra sede, venisse intitolato a Paolo Racagni, medaglia d’oro al valor militare degli alpini, a cui è già dedicata la nostra sede. Inoltre - conclude Azzi -, lavoreremo perché gli alpini siano i promotori delle commemorazioni in occasione del Centenario dell’inizio della Grande Guerra».
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