E' stato un dono giunto dal più profondo del cuore. Un aiuto arrivato da tutti i colleghi tassisti di Parma e da molti dei residenti di Sorbolo, dove il tassista Fabio Mastropietro risiede. E dove per alcuni giorni sono stati ospitati i suoi parenti più stretti: «esuli» del sisma d’Abruzzo. «Nel grande terremoto di qualche mese fa che ha colpito L’Aquila, i miei genitori, mio fratello, i miei nonni e mia zia avevano perso le loro case e così mi sono offerto di ospitarli». Fabio e la sua famiglia sono, infatti, abruzzesi, anche se il tassista da anni ormai vive nella nostra provincia. «Quando sono arrivati a Parma, ho cercato di trovare la migliore sistemazione per tutti quanti: la mia casa non poteva ospitare tutti i miei famigliari».
Ma Fabio non ha fatto tutto da solo: ha trovato nei cittadini di Sorbolo e nei colleghi tassisti un profondo appoggio. «Tutti gli abitanti del paese e tutti i miei colleghi si sono prodigati per far sentire i miei a casa, per non far loro mancare nulla e per aiutarli anche economicamente - racconta Fabio -. Non pensavo che tante persone si sarebbero mosse a favore della mia famiglia: e, invece, quando hanno saputo quello che i miei parenti avevano dovuto affrontare, tutti si sono fatti in quattro per loro».
Sono arrivati giochi per la nipotina, colazioni regalate per tutti, soggiorni in hotel praticamente gratuiti, vestiti nuovi e oltre 6.000 euro: raccolti per il ritorno in Abruzzo. «Anche se non avevano una casa in cui tornare, i miei hanno dovuto far ritorno in Abruzzo: rischiavano di non vedere ricostruite le loro case se fossero rimasti a Parma». Con loro, però, hanno portato in valigia tanti bei ricordi e molta solidarietà. «Sono profondamente grato per tutto quello che i miei colleghi tassisti e gli abitanti di Sorbolo hanno fatto per noi, non li ringrazierò mai abbastanza». S.R.
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