Domani, alle 20,30, al Circolo di lettura e conversazione di via Melloni 4, la Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) terrà il Gran galà benefico con cena e ballo. L’incasso darà devoluto all’acquisto di strumentazioni scientifiche. Allieterà la serata la cantante Michela Tedeschi.
Nello stesso tempo, Mario Bussoni, che è anche direttore del periodico della Lilt «Prevenire è vivere», presenterà anche la guida «A spasso con Don Camillo». L’autore cercherà di spiegare il motivo ispiratore della propria opera, del tutto anticonvenzionale. Giovannino Guareschi non è mai stato uno scrittore ovvio, banale o scontato. I suoi personaggi sono schietti e destinati a rimanere indelebili. Il Mondo piccolo tratteggiato da Giovannino Guareschi, scrittore senza tempo, ha in sé un qualcosa di intimo. Il papà di Don Camillo e Peppone descriveva infatti persone, fatti, cose e sentimenti veri, ossia faccende destinate a non passare mai di moda. Con «A spasso con don Camillo», Bussoni, pur con ogni cautela, si è proposto di penetrare a fondo questa intimità, nell’intento di riprovare e poi descrivere quelle medesime sensazioni già avvertite leggendo i racconti di Giovannino Guareschi. Sensazioni che, non potendo essere finite nell’oblio perdurano.
Ecco allora che «A spasso con Don Camillo» non ripercorre così solamente luoghi, ma va alla ricerca di stati d’animo e di gente così. Cose tutte che l’autore crede di avere recuperato qui e là, girando tutto il Mondo piccolo letterario (la Bassa) e quello cinematografico (Brescello). Fosse solo perché, in una realtà ormai appiattita su se stessa, è gente, quella ritrovata, che si distacca dai luoghi comuni.
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