Laura Ugolotti
E’ arrivato poco dopo le 11, parcheggiando la sua Ferrari 360 Modena ai piedi del padiglione centrale del Maggiore. Dopo 1.700 chilometri e una Mille Miglia da non iscritto, al seguito della auto concorrenti, Cristiano ha portato a termine la sua corsa e il suo progetto: donare la quota di iscrizione alla gara, più i contributi degli sponsor, a Corrado Vecchi, presidente dell’associazione Giocamico onlus, che da 13 anni, con i suoi volontari, rende più sopportabile la degenza dei piccoli pazienti nei reparti pediatrici dell’Ospedale.
Appassionato da sempre di motori e amante delle sfide che impegnano uomini e macchine insieme, Cristiano ha iniziato ad accarezzare l’idea di unire all’impresa uno scopo benefico 4 mesi fa. «Sono un papà - racconta - che ha dovuto affrontare il ricovero di suo figlio, proprio qui all’Ospedale. Un’esperienza molto dura, che mi ha fatto capire il ruolo indispensabile dei volontari di Giocamico. La loro opera porta un sollievo enorme ai bambini e alle famiglie, sono capaci di cambiare l’atmosfera».
«Dopo quell’esperienza volevo fare qualcosa per loro - aggiunge -, per ricambiarli dell’aiuto che hanno dato a me e alla mia famiglia. Così ho proposto la mia idea di una donazione al professor Izzi, che l’ha accolta a braccia aperte; questo mi ha dato ancora più entusiasmo».
Ieri Giancarlo Izzi, direttore del reparto di Pediatria e oncoematologia del Maggiore, era ad attenderlo ai piedi del Monoblocco, insieme ad Anna Maria Tondelli, responsabile dell’Astanteria pediatrica e a Corrado Vecchi.
«I volontari di Giocamico - ha commentato Izzi - fanno un lavoro importantissimo: per i bambini prima di tutto e anche per le loro famiglie che, nonostante il difficile momento del ricovero, della malattia, possono vedere i figli più sereni almeno per un po’». Sono 220 i volontari dell’associazione; disponibili sette giorni su sette, dalla mattina alla sera, per tutti i reparti pediatrici dell’Ospedale e appositamente preparati ad affrontare una situazione così delicata e complessa: «La formazione è fondamentale - spiega Izzi - per sapere come aiutare al meglio un bimbo malato, e per fare in modo che le emozioni legate ad una simile esperienza possano diventare utili, senza travolgere».
«Il gesto di Cristiano - ha commentato Vecchi - è un riconoscimento importante al lavoro che svolgono, quotidianamente, questi ragazzi. La somma sarà investita in uno dei progetti speciali che abbiamo in cantiere: l’organizzazione di gruppi di sostegno psicologico per gli adolescenti dei reparti di Oncoematologia e Chirurgia pediatrica».
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