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E l'Aisla lo ha voluto nel consiglio nazionale

30 Maggio 2011 - 15:58
Un'altra grande soddisfazione per Francesco Canali è stata l'elezione nel consiglio nazionale dell'Aisla, l'Associazione italiana Sclerosi laterale amiotrofica della quale è da tempo consigliere provinciale. Il «debutto» in consiglio è avvenuto nei giorni scorsi: alla prima riunione è stato riconfermato (fino al 2013) il presidente Mario Melazzini. Del consiglio fanno parte, tra gli altri, il cantautore Ron e l'ex calciatore Massimo Mauro, oggi commentatore di Sky e anima, con Gianluca Vialli, della «Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport».
E' stato l'attivissimo Mario Melazzini, medico oncologo, malato a sua volta di Sla, grande personaggio e simbolo della lotta alla malattia, a chiedere al «maratoneta in carrozzina» di entrare in consiglio. «Ho pensato a Francesco – spiega – perché, in quanto malato di Sla, conosce alla perfezione le esigenze e i bisogni quotidiani degli altri nostri compagni di malattia e dei loro familiari. In tal senso, Francesco può certamente offrire ad Aisla il suo prezioso contributo per aiutare la nostra Associazione a fornire risposte concrete e sempre migliori per supportare queste persone. In più Francesco con la sua forza interiore, il suo coraggio, la sua determinazione è anche un esempio di come la Sla, pur inguaribile, sia pienamente curabile. Anche convivendo con questa malattia, se non si è lasciati soli ma viceversa si è assistiti e presi in carico dalla famiglia, dagli amici, dai colleghi di lavoro, si possono infatti tagliare traguardi impensabili: ad esempio portare a termine una maratona in carrozzina dall’altra parte del mondo».
Melazzini è il primo «tifoso» del «maratoneta in carrozzina» e del suo grande sogno: «Il progetto “Vinci la Sla” è stato importantissimo per almeno tre motivi – afferma –. Ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia come la Sla, ancora poco conosciuta, e sui bisogni quotidiani degli ammalati e delle loro famiglie. Ma ha anche consentito di lanciare un concreto messaggio di speranza, dimostrando come nessun tipo di disabilità possa trasformarsi, in quanto tale, in un fattore di isolamento ed esclusione sociale. Anzi, proprio come ha fatto Francesco, chi è stato colpito da patologie altamente invalidanti può continuare a guardare alla vita come a un dono ricco di opportunità e di percorsi inesplorati prima della malattia. Infine, sempre tramite questa iniziativa, Aisla potrà sostenere un progetto di ricerca scientifica e di contribuire a finanziare il servizio di telemedicina per gli ammalati di Sla residenti sul territorio parmense».
Gli oltre 80 mila euro raccolti e devoluti alla ricerca la sera della grande festa all'auditorium Paganini rappresentano un risultato eccezionale, garantisce il presidente Melazzini: «L’entusiasmo, il coinvolgimento, la passione e l’energia con cui Francesco mi ha illustrato l’iniziativa mi hanno fatto essere ottimista da subito, ma la generosità dei singoli cittadini, delle società sportive, degli enti e delle associazioni locali coinvolte nel progetto, in queste proporzioni, onestamente mi ha sorpreso». E adesso? «Tagliare il traguardo di West Palm Beach è certamente costato molta fatica e tanto sudore, ma se Francesco e i suoi amici hanno altre energie da spendere per Aisla… perché no? Sono certo che, con maratoneti del genere, la Sla si può certamente “staccare” lungo il cammino».
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