Margherita Portelli
Esodo alle porte, autostrade da bollino nero, donazioni in calo.
Quando arriva l’estate il bisogno di sangue non va in vacanza, ma, al contrario, inizia a farsi sentire sempre di più. Gli ospedali, infatti, si trovano a dover fare i conti con un ridotto numero di donazioni di sangue e, spesso, con una più ingente richiesta.
Le persone partono per un viaggio e, magari senza pensarci, saltano l’appuntamento con la donazione. Questo fatto, però, coincide con un periodo in cui la richiesta di sangue è maggiore: più persone sulle strade, più incidenti e, di conseguenza, più bisogno di trasfusioni e sacche ematiche per interventi e cure.
L’appello al dono arriva anche quest’anno: Avis e Adas, le due associazioni che complessivamente raccolgono circa 21 mila donatori tra Parma e provincia, invitano i cittadini a non dimenticarsi di donare prima di andare in vacanza.
Giuseppe Scaltriti, presidente di Avis provinciale, spiega: «Le donazioni sono in calo, anche se non ci sono particolari criticità. Da qualche anno ormai l’autosufficienza a Parma non viene meno: non c’è l’emergenza, ma è importante continuare a fare in modo che l’emergenza non possa verificarsi».
Michele Fedi, presidente della sezione provinciale di Adas, aggiunge: «Per noi è bene avere scorte abbondanti in agosto, mese in cui, da sempre, c’è un calo delle donazioni. Quest’anno, però, un lieve calo si è riscontrato già a luglio».
La carenza riguarda soprattutto il sangue donato in aferesi, quindi le piastrine e il plasma. I dati relativi alle donazioni per quanto riguarda i mesi da gennaio a luglio 2013 indicano un calo rispetto allo scorso anno, con un -1,51% (18.812 donazioni contro le 19.100 del 2012): «Bisogna però puntualizzare che sono diminuiti anche i consumi. Ci sono state meno donazioni di sangue intero, mentre sono aumentate quelle in aferesi di plasma e piastrine - continua Scaltriti -: questo cambiamento lo abbiamo cercato, perché senza l’aferesi, per ottenere una sacca di piastrine sono necessarie sette sacche di sangue intero. In generale possiamo dire che si andrà sempre di più nella direzione di una donazione di sangue mirata».
«Non dimentichiamoci, poi, che la popolazione sta aumentando - approfondisce Fedi -. Gli ultimi dati parlano di 440 mila persone tra Parma e provincia: questo significa che ci sarà sempre più bisogno di sangue, e perciò è sempre importante rinnovare l’appello a donare, e a diventare nuovi donatori».
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