Per ricordare il ventennale della scomparsa di Cesare Zavattini il Gabinetto Vieusseux di Firenze ospita dal 6 novembre al 4 dicembre, nell’Archivio Contemporaneo “A. Bonsanti”, una mostra di preziosi documenti provenienti dall’Archivio Zavattini della bibliotecca Panizzi di Reggio Emilia. La mostra è intitolata «Cesare Zavattini. Una vita tra realtà e utopia».
Zavattini nacque a Luzzara nel 1902 e morì a Roma nel 1989.
Personaggio dai molteplici talenti, Zavattini ha attraversato il Novecento riversando il suo estro poetico nel cinema, nella letteratura, nelle arti figurative, e di tutto questo la mostra offre al pubblico un’ampia documentazione. Sceneggiatore fra i più prestigiosi del cinema italiano, con la sua poetica contribuì in modo determinate alla creazione dei massimi capolavori del cinema neorealista, specie nella collaborazione con Vittorio De Sica per «Sciuscià», «Ladri di biciclette», «Umberto D», «Il tetto» e parecchi altri.
In mostra sarà possible vedere testi originali scritti per questi film, insieme alle locandine e a vari altri materiali dell’epoca, tra cui dei grandi personaggi coi quali Zavattini collaborò ed ebbe rapporti. Oltre a De Sica, missive di Fellini, Pasolini, Alfonso Gatto, Renè Clair, Luchino Visconti, Alessandro Blasetti.
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