Arte-Cultura
"Scrittori a tavola in cento fotografie"

06 Gennaio 2011 - 15:29
Stefano Rotta
Quattro anni, 37 serate, 150 ospiti: «Mangia come scrivi» dà i numeri e si racconta in una mostra fotografica intitolata «Cento di questi scatti... e di questi libri». C'è ancora tempo, fino al 23 gennaio, a palazzo Civico di Montechiarugolo, per visitarla. L’iniziativa, fortemente voluta dall’amministrazione comunale di Montechiarugolo, che si è fatta carico di sostenerla, è partita dall’anima di questa fortunata kermesse: il giornalista Gianluigi Negri, ideatore e conduttore delle serate enogastroletterarie. Il tutto con il patrocinio della Provincia di Parma. Si possono incontrare immagini di ognuna delle 37 serate alla Trattoria Il Cigno Nero di Montechiarugolo (che da alcuni mesi ha cambiato nome e gestione). Lì, infatti, nel novembre 2006, l’epicentro della prima serata, con Andrea Villani, Matteo Bergamo, Marco Del Freo e il pittore Pol.
Da quest’anno la rassegna si tiene all’Hostaria Tre Ville di Parma. Spiega Negri che «allora non si pensava la cosa sarebbe andata avanti così costante e spedita, anzi. E’ stata una sorpresa trovarsi con un marchio che piace, interessa, stuzzica, e che addirittura alcuni stanno imitando». Il segreto della formula, è un cocktail antivanità: vietato leggersi, tocca al vicino di tavola.
Così niente lunghi discorsi sui propri libri, niente interpretazioni imbarazzate delle proprie pagine, ma tutto riservato ai colleghi, amici di sempre, o appena incontrati. «Abbiamo scoperto anche dei buoni attori. Per esempio Luca Ragagnin, autore di ''Elogio di una sbronza consapevole'', o Maurizio Matrone, poliziotto e scrittore. E autori seguiti con affetto dal pubblico, come i giornalisti scrittori Valerio Varesi e Gianni Mura; il primo, abile intessitore di tonalità noir e nebbie padane; il secondo, grande estimatore di secondi piatti e vini rossi, altrettanto seguita penna fra sport vero e buona tavola».
Tra i giornalisti della Gazzetta, oltre al conduttore, hanno partecipato Filiberto Molossi, critico cinematografico, Claudio Rinaldi, autore del libro sul mitico arbitro Alberto Michelotti, Emilio Zucchi, poeta, Davide Barilli, narratore, Gianfranco Bellè, storico giornalista sportivo, e Andrea Grignaffini, critico gastronomico.
Si aggiunge poi l’alchimia del numero tre: tanti sono i partecipanti per serata, i minuti per brano letto: l’ideale moltiplicazione di questi dà il nove, le opere dell’artista presente in sala. «Non ci sono state ripetizioni di temi - precisa Negri - eccetto Giovanni Guareschi, cui abbiamo riservato tre serate, vista la sua grandezza assoluta, e centralità per la cultura parmense». E poi una bella sorpresa: «Parma, al di là dei nomi noti, è una terra ricchissima di scrittori, sotto il pelo dell’acqua si trovano moltissimi titoli pubblicati e di questi alcuni davvero talentuosi». Ma che scatti si possono trovare dentro la sala del palazzo Civico? «Tutti rubati - assicura Negri - nel senso: non ci sono foto ufficiali, in posa, ma momenti vissuti, come autografi, scene di letizia e convivialità». Una chicca: in questa rassegna, prima di fare il botto con il bestseller «Acciaio», è passata anche Silvia Avallone. Sabato 18 gennaio è infine in programma un aperitivo con Maurizio Zaccardi, Fabrizio Bertolini e Deda Artusi.
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