Sport
Schumi, il compleanno della speranza
Le condizioni dell'ex campione di Formula uno restano stazionarie, dopo il gravissimo incidente sugli sci
03 Gennaio 2014 - 07:20
Michael Schumacher compie 45 anni. E come ovvio è il suo compleanno più difficile: lo trascorrerà nel letto dell'ospedale di Grenoble dove da domenica scorsa sta lottando contro la morte. Il campione tedesco può farcela a uscire dall'incubo nel quale è precipitato dopo la caduta con gli sci. Lo ha fatto capire martedì Jacqueline Hubert, direttrice del nosocomio francese presso il quale è ricoverato l'ex ferrarista.
“C’è stato un miglioramento rispetto a lunedì, ma ovviamente il paziente non è fuori pericolo, bisogna essere realisti, noi lo siamo e lo è anche la famiglia - ha tenuto a sottolineare -. Una nuova ecografia cerebrale ci ha permesso di capire che c’erano i margini per un nuovo delicato intervento, che è stato effettuato nella tarda serata di lunedì. L’operazione è andata bene, sono stati assorbiti gli ematomi sul lato sinistro. La risonanza ha anche mostrato altri danni cerebrali che vanno tenuti sotto controllo. Quando Schumacher è arrivato qui la pressione intercraniale era veramente preoccupante, c'erano molti ematomi”.
“Lunedì sera siamo rimasti sorpresi dal miglioramento e abbiamo preso la decisione di intervenire, una decisione assolutamente non facile che abbiamo preso insieme alla famiglia. Il cammino però è ancora molto lungo e non si possono fare previsioni sul futuro; non sarebbe onesto parlarne adesso, anzi sarebbe stupido. E già molto difficile potere dire cosa potrebbe succedere anche a breve, ma terremo sempre tutti informati. Appena ci saranno delle novità sarà nostra cura comunicarne”, aveva aggiunto la Hubert, insieme allo staff medico.
Il sette volte iridato di Formula 1 ha "lesioni cerebrali diffuse", ha spiegato l'equipe medica che l'ha operato per rimuovere un edema importante bilaterale: "Non si può dire che cosa succederà, né quando si potrà sciogliere la prognosi, né fino a quando resta in coma, né se resteranno delle lesioni a livello cerebrale. Lo stato di coma farmacologico serve per evitare tutti gli stimoli e mantenere bassa la pressione. Lo shock da caduta pur con il casco protettivo è stato importante: senza il casco non sarebbe arrivato vivo. Non possiamo pronunciarci sulle possibilità di sopravvivenza, per il momento non sono previsti altri interventi", erano le crude parole di lunedì dei medici. I sanitari, martedì, oltre ad avere spiegato che in realtà il campione era tornato sotto ai ferri hanno dato indicazioni tali da indurre alla speranza.
“C’è stato un miglioramento rispetto a lunedì, ma ovviamente il paziente non è fuori pericolo, bisogna essere realisti, noi lo siamo e lo è anche la famiglia - ha tenuto a sottolineare -. Una nuova ecografia cerebrale ci ha permesso di capire che c’erano i margini per un nuovo delicato intervento, che è stato effettuato nella tarda serata di lunedì. L’operazione è andata bene, sono stati assorbiti gli ematomi sul lato sinistro. La risonanza ha anche mostrato altri danni cerebrali che vanno tenuti sotto controllo. Quando Schumacher è arrivato qui la pressione intercraniale era veramente preoccupante, c'erano molti ematomi”.
“Lunedì sera siamo rimasti sorpresi dal miglioramento e abbiamo preso la decisione di intervenire, una decisione assolutamente non facile che abbiamo preso insieme alla famiglia. Il cammino però è ancora molto lungo e non si possono fare previsioni sul futuro; non sarebbe onesto parlarne adesso, anzi sarebbe stupido. E già molto difficile potere dire cosa potrebbe succedere anche a breve, ma terremo sempre tutti informati. Appena ci saranno delle novità sarà nostra cura comunicarne”, aveva aggiunto la Hubert, insieme allo staff medico.
Il sette volte iridato di Formula 1 ha "lesioni cerebrali diffuse", ha spiegato l'equipe medica che l'ha operato per rimuovere un edema importante bilaterale: "Non si può dire che cosa succederà, né quando si potrà sciogliere la prognosi, né fino a quando resta in coma, né se resteranno delle lesioni a livello cerebrale. Lo stato di coma farmacologico serve per evitare tutti gli stimoli e mantenere bassa la pressione. Lo shock da caduta pur con il casco protettivo è stato importante: senza il casco non sarebbe arrivato vivo. Non possiamo pronunciarci sulle possibilità di sopravvivenza, per il momento non sono previsti altri interventi", erano le crude parole di lunedì dei medici. I sanitari, martedì, oltre ad avere spiegato che in realtà il campione era tornato sotto ai ferri hanno dato indicazioni tali da indurre alla speranza.
Dal 1 gennaio le condizioni del tedesco sono stabili. "Schumacher è stato monitorato tutta la notte. Il fatto che la pressione intracranica non sia aumentata è positivo. Le sue condizioni restano però critiche e sul futuro non ci si può ancora sbilanciare", aveva dichiarato mercoledì mattina e ribadito giovedì. "I dottori hanno spiegato molto bene quale sia la situazione. Incontrare la stampa ogni mattina intralcerebbe il loro lavoro. E' nostro interesse permettere loro di lavorare in tranquillità. Finché la situazione rimarrà stabile non darò aggiornamenti quotidiani".
Al capezzale dell'ex ferrarista il padre Rolf, il fratello Ralf e la moglie Corinna. Tutto il mondo si è stretto fin da subito intorno a Schumi: ex colleghi come Massa e Alonso, addetti ai lavori, la Ferrari e tanti sportivi hanno voluto esprimere il loro appoggio alla famiglia e al campione tedesco. In occasione proprio del compleanno di Schumi sono mobilitati anche gli Scuderia Ferrari Club, che hanno indetto una manifestazione silenziosa fuori dal nosocomio di Grenoble. La famiglia del tedesco ha ringraziato per l'affetto ricevuto in questo momento difficile: "Noi tutti sappiamo che è un gran combattente e che non mollerà. Vorremmo ringraziare le persone che da tutto il mondo hanno manifestato la loro vicinanza e hanno inviato i loro auguri per la guarigione, ci stanno dando un grande sostegno". Purtroppo sono nati su Facebook anche alcuni vergognosi gruppi che lo danno per morto, mentre Hamilton e Barrichello sono stati bersagliati dal popolo della rete per il poco tatto con il quale hanno postato sui social network immagini che li ritraggono in sci.
Emergono, intanto, le prime ricostruzioni della dinamica dell'incidente: secondo la Bild, Schumi era andato in soccorso della figlia di un amico, scivolata a terra in un tratto della pista parallela a quella che l'ex pilota stava percorrendo. Da qui il passaggio sulla neve fresca e la caduta, a causa di un masso. Il campione tedesco non stava andando ad una velocità particolarmente elevata.© RIPRODUZIONE RISERVATA
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