di Katia Golini
La gente. I volti. Le espressioni e i movimenti dei parmigiani sono da sempre soggetti privilegiati dell'obiettivo dei Carra, una dinastia di fotografi al servizio della «parmigianità». Ed è proprio a Giuseppe, William e Walter Carra che è dedicato il sesto e ultimo volume della collana «I grandi fotografi di Parma», edita da Grafiche Step, curata da Romano Rosati, in vendita con la Gazzetta da domani (8,80 euro più il prezzo del quotidiano).
La «saga» della famiglia inizia con Giuseppe che nel 1894 diventa garzone di Alfredo Zambini e poi (nel 1903), dopo l'inevitabile «gavetta», socio di Luigi Vaghi (protagonista del primo volume della collana). Di lui non si sa molto e resta ancora meno. «Si ignora in particolare quali lavori siano da attribuire al capostipite - scrive Gianfranco Uccelli, nel saggio biografico del volume -. Ciò che Giuseppe Carra ha fatto in quel periodo va per forza di cose catalogato sotto il marchio distintivo Vaghi & Carra».
Sicuramente Giuseppe era uomo elegante ed estroso. Nell'unico ritratto fotografico che i posteri hanno conservato di lui si fa immortalare con un grande collo di pelliccia, baffi imponenti, una chioma appariscente.
Giuseppe muore giovane, a soli 35 anni nel 1917. Il testimone passa ai figli William e Walter. Il primo apprendista a 12 anni nello studio Zambini (come il padre), il secondo da Ruozi e dopo da Montacchini.
I due fratelli hanno la fotografia nel dna e nel 1934 si mettono in proprio. Si specializzano nei ritratti. E nei volti. «Ecco, la gente. Nella storia dei Carra ha un ruolo centrale - scrive sempre Uccelli -. L'opera dei due fratelli non si stacca mai dal passo della realtà. Oltre alle cerimonie, alle fototessera, ai matrimoni, c'è molto da raccontare: pranzi, balli, sport, gite, raduni aziendali e militari. Ma non si pensi a una visione edulcorata, Ci sono anche i funerali, gli sfratti, le giornate nere. L'occhio dei Carra si orienta subito su tutto ciò che è semplice, ordinario». Si orienta insomma su tutto quello che è la parmigianità più vera e naturale. Una testimonianza unica.
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