Ritratti di muri che hanno vissuto e che non sono invecchiati inutilmente. Singolare e interessante la mostra del fotografo parmigiano Mario Emme che si inaugura oggi alle 18 nello spazio Audiomedica di via Repubblica e che ha per titolo appunto «Usure. Le vite dei muri».
L’occhio del fotografo, si aggira nel mondo, alla ricerca dell’individualità e della storia di ogni superficie, pronto a cogliere le tracce del tempo, l’usura e il deterioramento che ne deriva: muffe, incrostazioni, scritte, colori confusi, vernici sovrapposte, ruggine. Antichi palazzi, che hanno vissuto i loro fasti in epoche passate trasudano ora povertà abbandonati a loro stessi, così come vecchie pubblicità scolorite mai del tutto cancellate, forse per una forma di rispetto. Si percepisce la presenza dell’uomo. La si avverte nella dichiarazione d’amore su un muro diroccato, nel semplice ma efficace avviso per la clientela di un vecchio artigiano, nelle schegge di specchi ancorati alle pareti che riflettono i passanti.
L’interesse per il particolare minuzioso, la capacità di narrare una storia attraverso un dettaglio, di creare un’atmosfera a tratti malinconica e profondamente intima, rende questi frammenti rappresentativi di una notevole sensibilità artistica.
La mostra sarà visibile fino al 17 settembre dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19. Sabato dalle 9 alle 12,30. Chiuso la domenica.
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