(ANSA) - L’omogenitorialità è «una genitorialità 'diversa' ma parimenti sana e meritevole di essere riconosciuta in quanto tale». E’ la motivazione con la quale il Tribunale per i minorenni di Roma ha riconosciuto, con sentenza depositata il 30 luglio 2014, alla bambina il diritto ad essere adottata dalla propria mamma non biologica (la cosiddetta 'mamma sociale') ed a prendere il doppio cognome. La sentenza è pubblicata sul sito articolo29.it, commentata da Marco Gattuso.
Nel provvedimento è spiegato che, qualora fosse riconosciuta soltanto la bigenitorialità, si profilerebbe un «convincimento diffuso in parte della società, esclusivamente fondato, questo sì, su pregiudizi e condizionamenti cui questo Tribunale, quale organo superiore di tutela dell’interesse superiore del benessere psico-fisico dei bambini, non può e non deve aderire».
Il Tribunale ha ritenuto che, essendo cresciuta in un ambiente sano, di affetto e cura con le due mamme dalla riconosciuta capacità genitoriale, non fosse necessario costruire alcuna nuova realtà giuridica o creare «nuovi diritti», ma soltanto di vagliare la rilevanza giuridica della situazione già esistente. In questo senso, si sono rifatti all’art. 44, lett. D della Legge 4 maggio 1983, n. 184 ("Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori"), la norma che regola l’adozione da parte di singoli o di coppie non sposate nel caso in cui sussista di fatto una relazione genitoriale col minore. Ne discende che se questo tipo di adozione è consentita alle coppie eterosessuali non sposate ed ai singoli, sarebbe discriminatorio non consentirla anche per le coppie omosessuali o per singoli gay o lesbiche.
Come riporta sempre articolo 29, il pubblico ministero aveva espresso parere negativo al ricorso, sostenendo che, non essendo la piccola abbandonata, non poteva essere adottata. Il Collegio, però, ha adottato una interpretazione diversa.
Nella sua decisione il Tribunale si è rifatto a principi espressi dalla Corte di Cassazione e dalla Corte europea dei diritti umani.
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Gianfranco
13 Settembre @ 12.01
Per il riconoscimento delle coppie gay mi sta bene, ma l'adozione mai perché non si può condannare un bambino ad avere due genitori dello stesso sesso, la loro infanzia sarebbe compromessa psicologicamente secondo il mio parere di genitore; questo sia chiaro è una mia personale considerazione.
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