Prendere parte alle operazioni di vendemmia e vinificazione sta diventando una moda. Lo afferma la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori sottolineando che «migliaia sono le richieste di ospitalità di appassionati e curiosi ai titolari di aziende vitivinicole, tanto da rendere necessarie vere e proprie liste di attesa».
Si tratta principalmente di donne, professionisti di altri settori, curiosi, apprendisti sommelier e potenziali futuri imprenditori del settore. In cima alla lista delle preferenze – continuano dalla Cia – le richieste di ospitalità presso aziende che producono prosecco, ma sono molte anche per i vini marchigiani, pugliesi oltre che toscani. Quella che era una moda per gli studenti degli anni '70, dalla quale ricavavano qualche soldo - proseguono dalla Cia – si è trasformata in una tendenza «no profit» che sta affascinando altre fasce della società italiana. Molti, oggi, sono disposti anche a pagare pur di essere presenti tra i vigneti nel momento clou.
Ma la vendemmia – specificano dalla Cia – non è l’unica mania del momento, infatti, sono molte le richieste di informazioni e di contatti per le aziende olivicole-olearie, che a fine ottobre iniziano la campagna produttiva. La passione per l'extravergine ha indotto centinaia di persone – rivelano dalla Cia – a lavorare in agosto, programmando le proprie le ferie in coincidenza con il periodo di raccolta delle olive. Comunque – concludono dalla Cia – accogliamo con favore questo movimento che si è innescato, poichè riteniamo fondamentale che i cittadini, in qualche modo, si riavvicinino alla campagna italiana, scoprendo o riscoprendo le molteplici attività e tutte le specificità del nostro meraviglioso territorio.
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