E' di 7 morti il bilancio, ancora provvisorio, del rogo in una fabbrica di Prato in cui lavoravano operai cinesi. I soccorritori sono al lavoro e temono che le vittime possano essere di più.
Sono ancora ricoverati in ospedale due uomini in condizioni gravissime.
La prima delle vittime aveva tentato di mettersi in salvo fuori dal capannone: era a piedi nudi e probabilmente in pigiama.
Uno degli operai morti nell’incendio della fabbrica a Prato ha tentato di mettersi in salvo rompendo il vetro di una finestra del capannone ma ha trovato delle sbarre di ferro a bloccare la via di fuga. Il suo corpo è stato trovato nell’unica parte del soppalco dove c'erano i "loculi" che non è crollata. Il corpo è stato trovato con un braccio fuori dalla finestra, tra le sbarre dell’inferriata. Gli altri cadaveri sono stati recuperati tra le macerie del soppalco crollato.Incendio fabbrica Prato:sfonda vetro,ma trova sbarre e muore (2)
PRATO, 1 DIC – Tutti i resti, compreso quelli ancora non identificati che fanno pensare a sette morti, sono già stati portati a medicina legale. I vigili sono ancora al lavoro per le ricerche e la messa in sicurezza e de è previsto che lavorino per tutta la notte.
Uno degli operai morti nell’incendio della fabbrica a Prato ha tentato di mettersi in salvo rompendo il vetro di una finestra del capannone ma ha trovato delle sbarre di ferro a bloccare la via di fuga. Il suo corpo è stato trovato nell’unica parte del soppalco dove c'erano i "loculi" che non è crollata. Il corpo è stato trovato con un braccio fuori dalla finestra, tra le sbarre dell’inferriata. Gli altri cadaveri sono stati recuperati tra le macerie del soppalco crollato.
Tutti i resti, compreso quelli ancora non identificati che fanno pensare a sette morti, sono già stati portati a medicina legale. I vigili sono ancora al lavoro per le ricerche e la messa in sicurezza ed è previsto che lavorino per tutta la notte.
La Procura di Prato, che indaga sull'incendio che questa mattina ha causato almeno sette vittime all’interno di un capannone industriale in via Toscana, si appresta ad aprire un fascicolo per il reato di omicidio colposo plurimo. Nelle prossime ore il sostituto procuratore Lorenzo Gestri, dopo aver acquisito le relazioni e gli atti dell’inchiesta da parte degli operatori di polizia e Vigili del Fuoco, iscriverà l’ipotesi di reato e gli eventuali indagati.
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Biffo
02 Dicembre @ 11.30
La Kyenge, di fronte al disastro, dovuto intieramente al menefreghismo infame dei datori di aavoro cinesi, non ha saputo dire altro che ciò offende la dignità dei lavoratori. E tutti gli imbrogli e le truffe che i cinesi operano, da decenni, qui da noi, quelli non vengono considerati? Per la Kyenge non si tratta di una questione di epidermide, che non ha nessuna rilevanza, ma di incompetenza nella sua funzione e di partigianeria sfacciata.
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Giuseppe
02 Dicembre @ 07.46
Mi rifiuto di credere che le autorità locali e regionali non sapessero. Per loro non vale la regola che "NON POTEVANO NON SAPERE" La verità è che la rossa toscana da sempre ha permesso questi insediamenti e peggio ancora ha tollerato questo schiavismo.IPOCRITI
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Biffo
02 Dicembre @ 03.30
Ho sentito i commenti delle varie autorità e forze dell'ordine locali; tutte lacrime di coccodrillo ed ipocrisie. Non c'era nulla a norma, in quel capannone, i cinesi non rispettano le leggi ad hic, mai, in nessun settore, e noi italiani, bietoloni, glielo permettiamo. Ci irridono, da sempre, e noi facciamo, da decenni, i cornuti e mazziati. Ci hanno distrutto settori innumerevoli della nostra economia, minano il Made in Italy, ci hanno integrato nel marciume che producono, non sanno fare altro. Sono dei piccoli o grandi criminali, ma silenti, ci sbriciolano senza far rumore, come le termiti il legno.
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