Il destino e la burocrazia sono stati crudeli con Tai Aguero, la pallavolista della Nazionale italiana, di origini cubane, che aveva abbandonato il ritiro con le compagne a Pechino per raggiungere il capezzale della madre morente, per un cancro ai polmoni.
Poche ore fa, nella notte, le autorità cubane avevano finalmente sbloccato, dopo l'attesa di questi giorni, la procedura per il visto dell'atleta, che rientrando a Cuba rischiava di esservi trattenuta anche contro la sua volontà. Ma questa buona notizia è stata seguita all'inizio della mattinata da quella della morte della madre.
Ora la ragazza vorrebbe comunque raggiungere Cuba, ma il Coni cercherà di convincerla a rinunciare, anche proprio per evitare che l'atleta venga poi fermata dalle autorità dell'Avana.
Intanto, nella gara di ciclismo, Davide Rebellin ha vinto la medaglia d'argento, finendo alle spalle dello spagnolo Sanchez.
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ila
09 Agosto @ 19.21
Amo the Baseball, il vero,il passionale, non quello che burocrazia e calendari ripropongono in Ita. premessa per aver letto molti anni fa i 'desaparecidos' Cubani, si buttavano in Oceano per il miraggio della Florida,la prima costa sul tragitto,libera. sapevano bene a cosa andavan incontro,ma se c'era paura,era dovuta all'essere ripresi:era meglio non essere niente tantomeno giocatore di baseball. qualche anno fa ho conosciuto persone di una Repubblica ex URSS: leali,buoni,onesti,lavoratori,ecc sono dovuti tornare xchè questa Repubblica Ita consente entrata all'Europa unita o concessione documenti ai delinquenti. mi rendo conto della sofferenza pallavolista. è una vergogna! da parte dei Cubani che del CIO. viviamo senza catene,ma tale burocrazia reclude in un buio nero. ila
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