Caso Bonsu: mentre procede l'inchiesta dell'autorità giudiziaria, nel pomeriggio la vicenda torna al centro dell'attenzione del Consiglio comunale, dove ci sarà la relazione del sindaco e dove presumibilmente si parlerà anche della restituzione della delega da parte dell'assessore alla Sicurezza Costantino Monteverdi. La seduta sarà seguita in tempo reale da gazzettadiparma.it
Intanto, la procura ha chiesto un incidente probatorio per cristallizzare le prove fin qui raccolte: probabile l'audizione delle persone coinvolte, compreso lo stesso ragazzo africano. Il gip, da parte sua, convocherà nei prossimi giorni i sei vigili che sono attualmente in libertà ma sospesi dal servizio.
LA GIORNATA DI IERI
Quattro vigili ai domiciliari, e sei sospesi dal servizio. Il gip Pietro Rogato ha convalidato oggi la richiesta di sospensione dai pubblici uffici dei sei vigili iscritti nel registro degli indagati.
IL SILENZIO DEL COMMISSARIO CAPO - Anche Simona Fabbri, il commissario capo che ha coordinato l'operazione antidroga del "caso Bonsu" e che mancava all'appello dell'interrogatorio di garanzia, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Questa mattina, di fronte al gip Pietro Rogato, è rimasta in silenzio, così come i suoi nove colleghi indagati.
JACOBAZZI: "NECESSARIA UNA PROFONDA RIORGANIZZAZIONE DEL CORPO - "C'è necessità di una formazione diversa, adeguata, aderente al mutato quadro sociale in cui si va ad operare. C'è bisogno di una profonda riorganizzazione a prescindere da quello che è successo". Così parla il comandante della Polizia Municipale Giovanni Maria Jacobazzi del Corpo di cui è a capo dopo il caso Bonsu. In un'intervista sulla Gazzetta di Parma oggi in edicola, Jacobazzi spiega che occorrerebbe cambiare sia "i processi di selezione del personale che i criteri di formazione". Ma sulla vicenda Emmanuel, invita a non generalizzare, e a evitare i processi mediatici. "Siamo ancora nella fase delle indagini preliminari, però è già stata emessa una sentenza. Visto che stiamo parlando di dieci persone e non di una sola, credo che le posizioni siano diverse l'una dall'altra e che quindi sia necessario quanto prima fare luce e stabilire dei punti fermi".
LAGUARDIA: "LA SCRITTA SULLA BUSTA E' DELL'AGENTE DELLA FOTO" -Sabato mattina il procuratore Gerardo Laguardia, incontrando il vicesindaco Paolo Buzzi, ha detto che le indagini si chiuderanno in tempi rapidi. Il procuratore inoltre ha detto che «secondo la perizia calligrafica che abbiamo disposto in avvio d’inchiesta, al 90% la scritta sulla busta è attribuibile allo stesso agente di polizia municipale ritratto nella fotografia assieme a Bonsu». Foto che, lo ricordiamo, è stata recuperata dal pc di uno degli agenti coinvolti nell'inchiesta. La perizia calligrafica comunque non può essere più precisa (non può andare oltre il 90% di probabilità) perché la scritta non è in corsivo.
ARTICOLO CORRELATO: Interrogati dal gip e dalla pm, hanno continuato ad avvalersi della facoltà di non rispondere, i quattro agenti agli arresti domiciliari e quelli indagati (già tutti sospesi dal servizio dal sindaco Pietro Vignali). Oggi sarà interrogato il commissario di polizia municipale che non si era presentato sabato in procura per motivi di salute.
Sulla vicenda il dibattito fra i nostri lettori è molto acceso: leggi i commenti già arrivati.
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valerio
19 Gennaio @ 16.34
Concordo perfettamente con Propoli.....
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Propoli
19 Gennaio @ 13.15
Quello che più turba è questo "silenzio". Da un pubblico ufficiale ovvero da un incaricato di funzione posta a sevizio della collettività ci si aspetta un comportamento improntato ad onestà e trasparenza. Qui invece sembrerebbe vigere un'omertà di camorristica e mafiosa memoria. Nel loro pieno diritto decidere di non rispondere ma poi non ci si chieda perché i cittadini non collaborano con le forze di polizia. -__-
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UNA MERIDIONALE INDIGNATA
18 Gennaio @ 11.51
TANTO PER CORRETTEZZA IO NON ABITO A PARMA E PROVINCIA E NON VERRE MAI AD ABITARE. MI SEMBRA CHE L'AMICO CHE HA RISPOSTO AD UNA MIA ESTERNAZIONE SAPPIA TANTO DI LEGHISMO RADICALE, PERCIO' NON SPENDO UNA RIGA IN PIU' OLTRE QUESTE. PERO' IL GRANDE CRAC PARLMALAT CHE HA BUTTATO SUL LASTRICO POVERE FAMIGLIE MANGIANDOSI RISPARMI DI UNA VITA NON STA NEL MERIDIONE. QUESTO E' LAVORO? QUANDO SCRIVO DEL GIOCATORE BALOTELLI MI RIFERISCO A DUE PERSONE CON NOME E COGNOME UGUALE, SEGNO DI DISTINZIONE E' IL COLORE DELLA PELLE E SICURAMENTE SCRIVENDO NEGRO, PENSO DI OFFENDERE NESSUNO.
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carolina
18 Gennaio @ 02.16
Siamo in balia e vittime di una stampa giustizialista che continua a fare disinformazione...
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bargnocla
17 Gennaio @ 22.37
Che tristezza leggere il commento fatto da UNA MERIDIONALE INDIGNATA.....proprio perchè puoi capire come può essere offensiva una parola del genere dovresti esprimere solidearietà, e anche dire che nessuno si è mai curato del povero meridionale non mi sembra molto corretto, visto che in questo paese nessuno si cura di nessuno, soprattutto chi arriva in altre città e pensa di poter portare le proprie abitudini altrove senza degnarsi di rispettare chi già vive in quel luogo. L'unica discriminazione dovrebe essere per i maleducati, i delinquenti, gli assenteisti ecc..indipendentemente dal colore e dall'accento. A me non verrebbe mai da scrivere BALOTELLI NEGRO O BALOTELLI BIANCO, magari mi informerei di saperne il nome......Comunque toglimi una curiosità: molti "nuovi parmigiani" parlano malissimo di Parma......vi hanno obbligato a venire qui??? Non basta il fatto che questa città da lavoro a tutti per apprezzarla un pò di più??Sarebbe bello abolire il razzismo.....ma sarebbe molto bello abolire anche il vittimismo e l'assistenzialismo.
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