Parma
Parma, la classifica dei cognomi: "Ferrari" al primo posto
20 Gennaio 2009 - 13:32
di Monica Tiezzi
Una Parma operosa e artigiana, arguta e osservatrice, dove mestieri, difetti o pregi fisici e luoghi di origine diventano distintivi. La Parma dei cognomi è questa: Ferrari e Fabbri, che denominano lo stesso mestiere, Azzali (da «azale», acciaio), Campanini (costruttori di campane), Borsari, Magnani (stagnini), Melegari (venditori di saggina), Barbieri, Pecorari, Sartori, Calzolari, Molinari, Fornari (con Fornaciari e Fornasari), Medici. Ma anche Rossi (di capelli) e Bianchi, Mora e Mori, Bocchi (da bocca), Adorni («adorno», bello), Grossi, Gatti (nel senso di agili e furbi), Cavatorta (col capo torto). E poi i luoghi: Piazza, Costa, Colla (da colle), Fontana, Montanari, Montani, Boschi, Prati, Vignali.
RACCOLTI 60MILA COGNOMI - Nei cognomi c'è la storia di un territorio: tragedie, gioie, curiosità, quotidianità. A raccogliere 60 mila cognomi d'Italia, in quello che finora è il maggior compendio del genere (Il «Dizionario dei cognomi italiani» di Emidio De Felice del 1978, una delle opere più importanti in questo campo, ne elencava 15 mila), sono stati Enzo Caffarelli, docente di Onomastica all'Università Tor Vergata di Roma, e Carla Marcato, docente di Linguistica italiana all'Università di Udine, che hanno redatto un ponderoso dizionario edito dalla Utet.
UNA RICERCA GRAZIE AL TELEFONO -Nel dizionario sono finiti quasi tutti i cognomi che denominano almeno 200 persone. Molte quindi le esclusioni se si considera, come premette Carla Marcato, che «il patrimonio dei cognomi italiani è stimato intorno ai 330 mila, una straordinaria varietà che non ha paragoni in Europa, dovuta alla frantumazione linguistica dell'Italia». La fonte del dizionario sono i titolari di utenze telefoniche fisse di Seat-Pagine Gialle relative al 1999-2000. Un dato significativo, sostiene Caffarelli, «perchè rappresenta il massimo valore Telecom. Dopo, tra cellulari, gestori concorrenti e soprattutto utenze riservate, il repertorio italiano si è dimezzato ed è assai poco attendibile. È evidente - prosegue Caffarelli - che l'anagrafe del Comune di Parma darebbe valori differenti, anche se le graduatorie dovrebbero rimanere le medesime».
SACCANI E ADORNI FRA I PIU' TIPICI - Più che sull'etimologia (terreno scivoloso, come ammettono gli autori, visto la molteplicità di interpretazioni e significati cui molti cognomi si prestano), il lavoro dei due ricercatori si è concentrato sulla diffusione geografica dei cognomi. Ne vengono interessanti ritratti regionali, provinciali e comunali. «Il Comune di Parma, ad esempio, si caratterizza per una grande ricchezza e varietà di cognomi - dice Caffarelli - I primi 20 cognomi per diffusione infatti rappresentano solo il 6% di tutti quelli presenti. Fra i cognomi prettamente parmigiani, ossia che occupano posti bassi nelle classifiche regionali e nazionali, c'è da segnalare Adorni, Campanini, Bocchi, Mora, Zanichelli, Piazza, Saccani».
ALCUNI SIGNIFICATI- Quanto ai significati, abbondano, come visto, i nomi di famiglia discendenti da mestieri, o da strumenti o prodotti di lavoro come Cavalli, Fava, Carretta, Mazza (che però secondo alcuni potrebbe venire da «ammazzare»), Farina, Saccani (da sacco). Non mancano i cognomi di origine germanica, spesso con significati suggestivi: Bandini, dal germanico «Bando», insegna, bandiera; Bernardi (con i derivati Bernini, Bernazzoli) che significa «forte come un orso»; Corradi, «audace nel deliberare»; Alfieri, ossia nobile, ma anche viaggiatore e cavaliere; Gandolfi, «lupo con forza magica»; Guareschi, dal germanico Guario, Ubaldi, «spirito ardito». Connotazioni varie per Avanzini, dal beneaugurante nome medievale Avanzo, ossia guadagno; Zanichelli, una delle infinite varianti di Zanni, cioè Gianni; Schianchi, che probabilmente deriva da «schianto». Fra i cognomi composti Tagliavini (chi allunga il vino con l'acqua), Pelagatti (che ruba gatti), Ligabue (lega il bue), Tagliaferri/o, Codeluppi (testa di lupo), Monteverdi. Testimoniano flussi immigratori Lombardi, Mantovani, Reggiani Bolognesi, Cremonini e Cremonesi e così via.
TANZI E' IL COGNOME DEI TROVATELLI - Discorso a parte merita Tanzi, cognome fra i più diffusi in provincia, tipicamente parmigiano e parmense: venivano così chiamati molti bimbi abbandonati nella «ruota degli Esposti» del ricovero fondato in città nel 1201 dal benefattore Rodolfo Tanzi. Tanzi si affianca quindi ai tanti cognomi di trovatelli (Delsignore, Diotiguardi, Diotallevi, Diodati, Delsante/o, Mariano eccetera) che troveranno declinazioni diverse in varie province regionali: Casadei in Romagna, Casadio nel Ravennate, Degli Esposti a Bologna, Incerti nel Reggiano, Vacondio a Reggio Emilia.
FERRARI IL PIU' "EUROPEO" - La top ten dei cognomi, a livello nazionale, vede in testa Rossi (con oltre 68 mila utenti telefonici), seguito da Russo (che altro non è che una variante meridionale di Rossi: quasi 48 mila utenze telefoniche), e poi Ferrari, Esposito (cognome dato ai bimbi abbandonati), Bianchi, Romano, Colombo (altro cognome da trovatelli), Ricci, Marino e Greco. Tre i cognomi - Rossi, Ferrari e Bianchi - che ritroviamo anche ai vertici della classifica del Comune di Parma. Ferrari, in particolare, che indica il fabbro, risulta - nelle varie declinazioni linguistiche - uno dei cognomi più frequenti in Europa: Ferreira in Portogallo; Herrero e Ferrer in Spagna; Fabre, Lefebre e LeGoff in terre francofone; Smith, Gowan e O'Gobhann in quelle anglofone; Schmidt nei Paesi tedeschi; Smed in Svezia, Danimarca e Norvegia; De Smet in Olanda; Kowalski in Polonia; Koval in Slovacchia; Kovalenko in Ucraina; Siderakes in Grecia; Demirci in Turchia. Solo per citarne alcuni.
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