Parma
Preti e religiosi: sempre meno e più anziani

03 Febbraio 2009 - 18:05
di Luca Molinari
La Chiesa di Parma invecchia. L’età media dei 153 sacerdoti diocesani si avvicina ai 70 anni (69 e 2 mesi per l’esattezza), quella delle religiose raggiunge i 73 e quella dei religiosi (68 anni) si discosta di poco da quelle di preti e suore.
In linea con il resto d'Italia
Se alla crescente anzianità di clero e religiosi si somma il calo di vocazioni che si registra da ormai diversi anni, il dato diventa davvero preoccupante.
La situazione della nostra diocesi, pur non essendo rosea, rimane comunque in linea rispetto ad altre realtà del nostro Paese. Analizzando i dati relativi al clero, si nota che ben il 60% dei nostri sacerdoti ha almeno 70 anni e solo il 4% meno di 40. Il 38% invece, ha un’età compresa tra i 70 e i 79 anni.
Il più giovane? Don Pezzani
Negli ultimi 40 anni, il loro numero è inoltre calato costantemente. Si è infatti passati dai 347 del 1968, ai 280 del 1980 fino ad arrivare ai 153 di questo inizio del 2009. Attualmente i seminaristi sono quattro: Francesco Conti e Massimo Fava sono stati istituiti lettori lo scorso anno, Antonio Invernizzi è stato invece ammesso al sacramento dell’ordine lo scorso dicembre e il diacono Giandomenico Ferraglia, della parrocchia di Vezzano, verrà ordinato sacerdote sabato 23 maggio, durante la messa della solennità dell’Ascensione.
Il prete più giovane della diocesi è il 29enne don Giovanni Pezzani, l’unico sotto i trent'anni. Pochissimi anche i sacerdoti con meno di quarant'anni; tra questi, don Sincero Mantelli (30 anni) e don Paolo Salvadori (32 anni). Alla guida delle parrocchie cittadine tra le più grandi e conosciute, ci sono preti che hanno tra i 45 e i 65 anni. Allo Spirito Santo (via Picedi Benettini), il parroco don Giuseppe Mattioli ha 62 anni. Al suo fianco don Bruno Folezzani (79), «storica» guida della comunità. Don Francesco Rossolini, parroco di San Paolo Apostolo, ha invece da poco compiuto 45 anni.
La «squadra» del vescovo
Chi ricopre incarichi importanti in genere ha almeno una cinquantina d’anni. Il nuovo vicario generale, ad esempio, monsignor Achille Azzolini, ha 72 anni, e il suo predecessore, monsignor Giulio Ranieri, uno in più. Anche i vicari episcopali che compongono la «squadra» scelta dal vescovo Enrico Solmi, non sono più giovanissimi. Don Alfredo Bianchi ha 66 anni, don Luigi Valentini ne ha da poco compiuti 67 e don Raffaele Mazzolini 60. Più giovane don Stefano Rosati che deve compierne 49.
E il vescovo? Monsignor Solmi è nato a San Vito di Spilamberto, provincia e arcidiocesi di Modena, il 18 luglio 1956. Ha quindi 52 anni. Un’età che, considerato l’incarico, non è per nulla elevata (un vescovo infatti può portare avanti il proprio servizio fino a 75 anni. Da quel momento diventa vescovo emerito, come accaduto per monsignor Silvio Cesare Bonicelli). Il più anziano della diocesi è il 95enne don Giuseppe Bettoli, che in aprile festeggerà i 70 anni di sacerdozio.
Missionari e preti stranieri
E' bene inoltre precisare che parte dei nostri sacerdoti (14) esercita il proprio ministero fuori di Parma: sei in altre città italiane e otto in missione. Di contro operano a casa nostra 14 preti provenienti da altre diocesi: sette dall’Italia e sette dall’estero. Tra loro, i più conosciuti sono don Crispino Ngala, a cui è affidata la parrocchia del Cristo Risorto (via Venezia) in qualità di collaboratore parrocchiale, don Orlando Ruiz, da qualche tempo attivo nella chiesa di Santa Maria del Rosario (via Isola) come vice parroco, e don Paul Isaac, occupato nella zona di Felino. Questi e altri sacerdoti stranieri sono forze indispensabili per la Chiesa di Parma, perché permettono di garantire le celebrazioni e vivacizzare la vita delle parrocchie in varie zone della diocesi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Inviaci il tuo commento
Condividi le tue opinioni su Gazzetta di Parma