Ha deciso di riservarsi il Tribunale della Libertà di Bologna in relazione ai ricorsi presentati dai legali dei quattro vigili finiti ai domiciliari perchè coinvolti nell’inchiesta sul presunto pestaggio di Emmanuel Bonsu Foster, il ragazzo ghanese fermato per errore nel corso di un’operazione antidroga condotta dalla polizia municipale di Parma.
I ricorsi sono stati discussi di fronte al Tribunale che non si è ancora pronunciato, ma ha indicato nel 9 febbraio la data entro la quale dovrebbe arrivare la decisione. Ancora da fissare, invece, l’appello al provvedimento interdittivo che ha colpito gli altri sei agenti della polizia municipale indagati per il presunto pestaggio di Emmanuel Bonsu. La procura ha ottenuto che tutti gli agenti coinvolti fossero sospesi dai pubblici uffici in presenza del rischio di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove.
In Consiglio comunale Ablondi (PRC) ha invitato a riflettere "sull’episodio increscioso avvenuto ai danni di una vigilessa” aggredita nei giorni scorsi. Sullo stesso argomento sono intervenuti Matteo Agoletti (Impegno per Parma) ed il capogruppo del Partito Democratico Pagliari. Arcuri (IpP) ha lamentato “il clima di tensione intorno alla Polizia Municipale”, figlio dei “processi sui media”, che ha portato a questo e ad altri episodi. Nello stesso senso l’intervento di Moine (AN). A nome di tutto il consiglio il presidente Ubaldi ha espresso solidarietà alla vigilessa ed alla Polizia Municipale e condannato l’episodio delle scritte minacciose sui muri della casa di un vigile coinvolto nella vicenda Bonsu.
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