di Caterina Zanirato
Tutti i Comuni italiani possiedono una fonte inesauribile di «entrate». Si tratta dei passi carrai: ogni cittadino proprietario di un’area di sosta all’interno di un’abitazione, che sbuca su una strada pubblica oppure su un’area soggetta a servitù di pubblico passaggio, deve pagare un canone di concessione al Comune.
Non si tratta del semplice diritto di poter chiamare i vigili urbani nel momento in cui un veicolo blocca l’entrata: il canone va versato obbligatoriamente perché si tratta di una «tassa» da pagare per l’occupazione del suolo pubblico.
A Parma, nel 2009, i passi carrai regolarmente riconosciuti sono 13.649. L’importo complessivo versato al Comune, compreso di costo di attivazione e canone annuo, è di 1.250.000 euro. L’importo che il cittadino deve sostenere è considerevole e varia in base alla dimensione dell’area di accesso e alla zona di residenza.
Nel centro abitato di Parma - ovvero la zona compresa all’interno dei cartelli stradali bianchi, che indicano l’appartenenza territoriale - si pagano 26,34 euro al metro quadro, anche se le aree di accesso sono misurate in larghezza: per la profondità si considera la misura convenzionata di un metro.
Nelle frazioni minori, invece, i cittadini dovranno versare 14,64 euro l’anno al metroquadro. Sono esenti dal pagamento invece i cittadini che risiedono fuori dai centri abitati, ovvero dalle zone delimitate dalla segnaletica verticale bianca. Per l’attivazione, inoltre, si spendono 20 euro per il rimborso della spesa per il cartello con scritto «passo carrabile», che viene dato in dotazione alla famiglia, e per le spese di cancelleria. Al tutto si deve aggiungere una marca da bollo di 14,62 euro.
Devono chiedere la concessione del passo carraio tutti i cittadini che possiedono un accesso a un’area utile per la sosta di auto e moto: un garage, un cortile, un’area privata di parcheggio.
Nel caso di condomini, è l’amministratore a dover portare avanti la richiesta. Una volta esposto il cartello, i cittadini, possono chiamare la polizia municipale ogni volta che un veicolo ostruisce l’accesso e chiederne la rimozione. Non è possibile ottenere un passo carraio da appendere al portone d’entrata di casa: non è previsto per punti di accesso di pedoni e ciclisti.
Il gioco è presto fatto: una famiglia di Parma che possiede un garage lungo 3 metri, ad esempio, deve versare al Comune, all’anno, 79,02 euro, oltre ad affrontare una spesa di attivazione di 34,62 euro.
La concessione del passo carraio vale comunque 29 anni: le spese di attivazioni, dunque, vanno versate solo al momento dello scadere della concessione. E i «furbetti» devono stare attenti: è prevista una sanzione per chi duplica il cartello del passo carraio senza autorizzazione. L’esposizione abusiva dei segnali, infatti, è sanzionata da un minimo di 250 euro a un massimo di mille euro, in relazione alla durata dell’esposizione.
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monica
29 Luglio @ 23.44
Uno paga volentieri purchè però poi vengano rispettati senza dovere passare il proprio tempo libero a contattare i vigili per potere entrare o uscire di casa liberamente a qualsiasi orario, specialmente quando questo passo carrabile si trova in prossimità di un bar, sprovvisto di parcheggio, con i clienti che si sentono in diritto di occuparlo quando meglio credono con il proprio mezzo di trasporto. Ma dico io, in città ci sono i mezzi pubblici o le biciclette, quindi non vedo il motivo di intralciare la vita di altre persone per potersi prendere una birra al bar o parlare con un amico o comprare le sigarette o altro, quando queste persone, forse, pagano proprio un passo carrabile per esigenze di vita come il lavoro, assistenza a parenti ecc, senza considerare poi, che essendo lo stabile in posizione centrale, questa entrata/uscita potrebbe essere utilie anche in caso di emergenze dato che non esiste posto dove parcheggiare (come per esempio per pompieri, ambulanze ecc,.)
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