Ci sono due imputati per la morte di Andrea Casati, il 40enne anestesista del Maggiore che perse la vita nell'aprile di due anni fa precipitando (durante la pausa pranzo) mentre arrampicava nella palestra Pareti sport center di San Pancrazio. Il pm Lucia Russo ha infatti chiesto il rinvio a giudizio dei due titolari della palestra: per loro l'accusa è di omicidio colposo. La vicenda è già approdata davanti al gup dove, dopo una prima udienza incentrata sul deposito, da parte della difesa, delle consulenze di parte, le parti si ritroveranno dopo la pausa estiva.
Casati era considerato uno dei migliori ricercatori italiani, un vero e proprio vanto per il nostro ospedale: era un medico che ci invidiavano tutti. Al momento della morte, la sua fidanzata, anche lei anestesista, aspettava un bimbo. Lui, che appena poteva si toglieva il camice e scappava lontano, alla conquista di un'altra vetta. E se il tempo era poco e le montagne altrove si accontentava di qualche parete artificiale, per salire metro dopo metro di quella infinita sfida verticale.
L'articolo completo è sulla Gazzetta di Parma in edicola.
Inviaci il tuo commento
Condividi le tue opinioni su Gazzetta di Parma