Dopo la rubrica "Uomini al cucchiaio" di Atena, nasce la risposta al maschile firmata "Sammy Glick". Intanto, fra i commenti, si scatena la "guerra", ma anche i "mea culpa" di entrambi i sessi. Leggili tutti
di Sammy Glick
AAA Panda di terza mano cercasi. Niente di personale, ma una macchina bella e nuova è diventata automaticamente simbolo di superficialità e voglia d’apparire. Due, solo due, caratteristiche, che pregiudicano clamorosamente le prospettiva di interazione con l’universo femminile. Come la scritta game over dopo l’ultimo errore di Super Mario Bros. Perchè naturalmente la mente femminile non concepisce un uomo normalmente dotato, figuriamoci se può anche solo immaginarlo a bordo di una comoda auto.
Forse è un’idea figlia di uno snobismo di fondo: un’ostinazione a cercare nel marito-fidanzato-compagno (e francamente non so quale delle tre figure sia più difficile da sostenere) dei valori identificabili immediatamente da comportamenti, accessori, optional. Della serie, ti guardo, nemmeno ti ascolto, però ti valuto e decido se procedere all’acquisto. E non è superficialità? Quella stessa che rinfacciano a noi ogni volta che apprezziamo un tacco, «puntiamo» un locale di tendenza per l’aperitivo, guardiamo ammirati una lei che si muove con fare da top model.
Il problema, cari amici, è che è una partita persa: inutile cercare di adeguarsi: le «presunte gnocche» che fanno la morale e cercano di dare indicazioni programmatiche sul futuro delle coppie italiane, non si sono mai viste in giro in bicicletta o accompagnate a personaggi con la macchina del ’84 e la marmitta bucata. Sono sempre salite su auto normali o comunque quelle «in dotazione» al«lui di turno». Quindi, se proprio siete appassionati di auto vintage o se avete un campo dove
trasportare badili, secchi e vanghe, cercate una vecchia Panda. Altrimenti continuate pure a rinunciare al cavallo e proseguite la vostra vita difficile sulla macchina che il destino vi ha regalato. Se è troppo bella....fatevene una ragione. Ci sarà sempre qualcuna che andrà a scavare sotto il tettuccio per vedere cosa c’è dentro l’abitacolo.
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Violetta
28 Giugno @ 17.29
Non sono le donne a guardare il modello, la cilindrata, il raggio degli pneumatici o la dimensione del battistrada di un’auto ma lo fanno gli uomini. Lo stereotipo “ho una super-macchina quindi cucco meglio” è, infatti, tutto al maschile e riguarda soprattutto quei maschietti che vogliono sopperire “carenze” in altri campi… (e non mi sto riferendo a quelli economici). A una bella donna non importa tanto il modello dell’auto: la cosa importante è il suo conducente! Certo, un comodo sedile su cui riposare le gambe dopo una serata passata con indosso un tacco 12 è, indubbiamente, meglio della canna di una bicicletta… Ma d’estate un po’ di vento sul viso non fa mai male… gli uomini però devono ricominciare a pedalare!!! Violetta
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Andrea Violi
28 Giugno @ 15.56
L'apparenza è padrona di questa società. Ci sono comunque problematiche che si intrecciano. Puoi trovare - non da oggi - donne finte moraliste che pretendono di essere giudicate per la loro psicologia, poi vengono conquistate proprio da belle macchine e trattamenti di lusso. E così trovi ragazzi/uomini con il mito della modella, per cui vogliono (o vorrebbero...) avere storie solo con ragazze bellissime. Ma alla fine si ritrovano con storielle effimere e rifiutano ragazze magari non proprio super-model ma che sarebbero persone a posto... Mi sa che noi uomini e donne non smetteremo mai di accapgiliarci su questi temi. E attenzione: a Parma (come nelle altre città) fighetti e ochette forse abbondano, ma cercando bene si trovano altrettanti giovani (e meno giovani, secondo la propria fascia d'età) con la testa sulle spalle.
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ososita
28 Giugno @ 10.57
Come si dice, molte (troppe) volte il macchinone è solo un'estensione del "birillo" :P Altre volte invece è segno dell'inconfondibile crisi della terza età (scusate ma per me a 60-70 la mezz'età si è superata da mo') per cui capita assai sovente di vedere l'omino decisamente "passatello" (tipo ragionier Filini) sul mega BMW stile transatlantico fighissimo, che si atteggia a gran conquistador... (ma mi faccia il piacere mi faccia). Coooomunque, qui a Parma è anche pieno di ragazze/donne davvero supersuperficiali. Ne ho conosciute e nonostante la giovane età (20-25 anni) hanno già il modo di ragionare tipico delle bagasce: "io esco con pincopallo perchè ha la porche, figurati se vado al Dada su una Punto di 7 anni fa'!! " Addirittura la mia scuola (di cui non faccio il nome, ma tanto con un po' di sforzo ci si arriva), che è nota per essere il covo dei superfighetti parmigiani, era formata all'80% di ochette figlie di papà che vengono cresciute nell'ottica di dare valore solo all'apparenza e ai soldi (altrimenti non si giustificherebbe come dei 15enni possano sopportare di vestire Polo Ralph Lauren da capo a piedi.... roba da quarantenni!) per cui se quella è l'educazione ricevuta dopo non ci si può sorprendere più di tanto!
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Francesca Lombardi
27 Giugno @ 16.47
Caro Sammy, Giudicare dall'auto e dai cavalli è sì sinonimo di superficialità. Però ci si azzecca quasi sempre: chi dà troppa importanza al lusso, all'apparire, generalmente non è persona di grandi contenuti. Poi, certo, ci si può sempre sbagliare. Ma è difficile. Non preoccuparti...qualcuna che guardi dentro al tettuccio, come dici tu, la troverai sicuramente. Ma stai attento al portafoglio.
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marco
27 Giugno @ 08.36
Hai ragione su tutta la linea....il problema è che non avranno sufficiente capacità autocritica per capirlo. Quindi...battaglia persa
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