Parma
A Palazzo Pigorini l'America di Schifano
28 Aprile 2008 - 10:32
di Aldo Tani
Dieci anni fa moriva a Roma Mario Schifano, uno dei più grandi artisti contemporanei e principale esponente della pop art italiana: Parma nella celebrazione dell’anniversario gli ha voluto dedicare la rassegna «Mario Schifano - America Anemica».
LEGAME PROFONDO CON PARMA - Non si tratta di una casualità, perché tra il pittore e la città ducale c'è sempre stato un profondo legame, certificato dalle numerose opere che sono state raccolte dal Csac, centro di studi e archivio della comunicazione. Tra queste, ce ne è una che ha un significato particolare: si tratta di uno degli ultimi quadri realizzati da Schifano e destinato dallo stesso artista al centro parmigiano.
INAUGURAZIONE IL 3 MAGGIO - La raccolta, che sarà esposta a Palazzo Pigorini dal 3 maggio al 22 giugno, comprende 14 tele dipinte tra il 1962 e il 1995, 100 polaroid e più di 200 fotografie del viaggio americano del 1970. Proprio da quel soggiorno prende spunto l’esposizione, curata dal critico Arturo Carlo Quintavalle, uno dei massimi esperti di Schifano, e dalla direttrice del Csac Gloria Bianchino.
L'AMERICA ANEMICA - Un’immagine inedita dell’identità americana agli anni Settanta, sviluppata attraverso una serie di paesaggi appiattiti e scomposti, interni alienanti e ritratti filtrati dalla televisione: al centro del suo obiettivo si collocano il museo della Nasa, il Pentagono e altri luoghi simbolo di quel periodo. Ispirato dalla televisione «Tutti questi scatti immortalano il grande interesse di Schifano per la comunicazione e il perenne studio per l’applicazione della tecnologia alla pittura» ha spiegato Quintavalle. Non stupisce, quindi, che l’artista si sia servito dei computer per innovare il proprio modo di dipingere e abbia usato le trasmissioni televisive come fonte d’ispirazione per le fotografie. A questo proposito, è necessario sottolineare come Schifano fosse solito posizionare nel suo studio numerosi monitor e lasciarli accesi senza volume ininterrottamente.
IL RUOLO DEL CSAC - Con questa mostra si rinnova l’impegno del Comune nel rendere Parma uno dei principali centri di arte contemporanea. Una responsabilità che chiama direttamente in causa il Csac, partner prescelto per portare avanti l’innovativo progetto di una costante produzione di cultura. «Grandi eventi e giovani talenti» Lo ha spiegato ieri nella conferenza di presentazione anche il sindaco Pietro Vignali che ha rivelato la sua intenzione «di incrementare gli eventi di grande livello all’interno del nostro territorio. Allo stesso tempo, però, non perderemo di vista i giovani talenti che hanno bisogno di un supporto per essere lanciati nel panorama culturale nazionale». La rassegna su Schifano si collega idealmente alla retrospettiva su Andy Warhol, artista di cui il pittore italiano venne considerato l’erede, che si tiene in questi giorni alla Fondazione Magnani Rocca. «Abbiamo pensato di realizzare un confronto a distanza tra questi due grandi personaggi. Per quanto riguarda Schifano, però, le iniziative non finiscono qui, perchè prossimamente saranno organizzati tre eventi collaterali che lo vedranno ancora protagonista» ha affermato Luca Sommi, titolare dell’agenzia per gli Eventi culturali che ha voluto fortemente realizzare la mostra di Schifano a Parma nel decennale della morte del grande artista.
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