«Spero che almeno dietro alle tante dichiarazioni di soddisfazione per il raggiungimento di un accordo tra la Banca Monte Parma e Intesa Sanpaolo e per la conseguante messa in sicurezza dell’istituto di credito cittadino, ci sia anche un pò di amarezza dovuta alla consapevolezza che Parma, e il suo territorio, hanno perso un altro importante tassello del loro mosaico economico e finanziario». Luigi Giuseppe Villani, capogruppo Pdl in Regione e coordinatore provinciale a Parma, vice presidente di Iren, non si unisce al coro di approvazione per l’accordo che ha visto passare a Intesa Sanpaolo il 51% di Banca Monte Parma.
«Auspico che le istituzioni cittadine – prosegue – si rendano conto che dietro a quello stato di sofferenza e di difficoltà della Banca Monte, che ha portato di fatto alla sua vendita, ci sono precise responsabilità di mancata vigilanza e di estrema superficialità nella gestione da parte della Fondazione Banca Monte Parma, che fino a pochi giorni fa deteneva la maggioranza, oltre al fatto che nel Cda della Banca siedono persone che sono state protagoniste e partecipi dei gravissimi errori gestionali che hanno portato alla situazione che oggi tutti ben conosciamo».
Per Villani, «è giusto che i cittadini di Parma non siano presi per i fondelli da quelli che oggi plaudono a questa vendita e che sappiano che Parma perde anche l’ultimo istituto di credito cittadino dopo che fino a poco tempo fa ne poteva annoverare due, con tutto quello che ne può concernere nel rapporto col territorio».
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il Viandante delle Beccherie
17 Ottobre @ 19.09
Il Sig. Villani esprime amarezza e parla di precise responsabilità.....scusate l'ignoranza, ma l'ultimo presidente dimissionario della Banca non era del partito del Villani? Ma forse non mi devo stupire, da quelle parti sono tutti.....fratelli...coltelli.......e mentre il Titanic affondava l'orchestrina continuava a suonare i suoi pezzi forti.........
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Mario
17 Ottobre @ 11.17
X Renz: prova a chiedere a Luigi Giuseppe, a Vignali, ad Ubaldi chi ha nominato Guareschi e & al timone di comando della banca. Ed ora si ciarla, si ciarla, si ciarla.....
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alfredo peri
17 Ottobre @ 10.45
So che la domanda è retorica e non riceverà risposta, ma Villani che esprime un commento di così alta moralità e di forte attaccamento al territorio, avrebbe detto le stesse cose se, Banca Monte Parma fosse finita nelle mani di Banca Popolare di Milano? Come mai solo oggi un intervento così perentorio?
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Mario
17 Ottobre @ 06.47
Ma toh, il prode tuttologo Luigi Giuseppe che ciarla...ciarla...ciarla!! Ma tacere per un poco, no eh? Certo che proprio lui che pontefica di non prendere per i fondelli i cittadini di Parma.......
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marco
16 Ottobre @ 20.25
Almeno qualcuno che parla chiaro... ma troppo tradi ! Perchè nessuno "che conta" ha parlato due anni fà, quando Greci e suo nipote Guareschi hanno affidato Banca Monte ad un gruppo di ex Dirigenti di secondo piano del Monte Paschi, in pensione, strapagati, che hanno demolito la Banca sotto gli occhi della Città che conta.
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