Processo per il presunto concorso truccato, chiesto un anno - l'accusa è di abuso d'ufficio - per Giancamillo Manzoni, il presidente della commissione, sei mesi per la candidata che aveva poi vinto il concorso (e con la quale il medico aveva avuto una relazione sentimentale, allietata dalla nascita di due figli) e due assoluzioni «perché il fatto non sussiste» per gli altri due componenti della commissione. Il pm Marco Imperato, al termine della sua requisitoria, ha altresì chiesto per Paola Torelli, la dottoressa del reparto di Neurologia del Maggiore accusata di aver beneficiato del concorso - secondo l'accusa fatto ad hoc per favorirla (in ballo c'era un posto di ricercatore) - l'assoluzione, perché il fatto non sussiste, dal'accusa di aver fornito false attestazioni sul curriculum.
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