Parma
L'altra metà di Parma: interviste al femminile - Se diventi "famosa" perchè assomigli a Belen: Mila Suarez
28 Febbraio 2011 - 15:26
Margherita Portelli
Di rosa, la bella Mila Suarez, ha lo sguardo. Da qualche settimana - è lei stessa ad ammetterlo - è come se qualcosa avesse «offuscato» la sua equilibrata visione della vita e del mondo. E in fondo di che altro colore può essere un sogno? Perché alla fine di questo si tratta: una piccola e timida favola che muove i primi passi e che la lascia così, sorridente e incredula. La sosia parmigiana di Belen Rodriguez, che da qualche settimana affolla rotocalchi, affronta palcoscenici e si destreggia tra microfoni e interviste, per cinque anni ha fatto la barista e arrotondato con un secondo lavoro da cameriera. Si è mantenuta da sola e si è costruita una vita tranquilla nella città ducale, dopo un’adolescenza un po’ travagliata tra l’Italia, il Marocco (suo paese d’origine) e la Spagna.
Ma pochi giorni fa, di ritorno da Sanremo - dove è stata vittima prescelta dei flash furibondi della kermesse della canzone-, la mora ventitreenne ha detto addio (o per lo meno arrivederci) al bancone del bar Cocà di largo Parri. Anche perché sono bastate poche settimane di notorietà, e le proposte di lavoro sono piovute abbondanti: videoclip, calendari, spot, programmi televisivi.
Come definiresti l’esperienza che hai vissuto a Sanremo?
Un’esperienza favolosa, da non dimenticare e che mi porterò dentro per sempre. È stato davvero emozionante vivere alcuni giorni accanto a tutti quei personaggi famosi.
Com’è stato tornare alla tua vita normale? E come mai hai deciso di abbandonare il tuo lavoro al bar?
Il primo giorno di lavoro dopo Sanremo avevo una specie di nodo in gola. Pensavo: ieri sul palco con cantanti ed artisti, fotografata ed intervistata, ed ora a fare caffè e cappuccini. Mi venivano le lacrime agli occhi. Il lavoro al bar mi impegnava tutto il giorno, e dovendo prendermi più cura della mia persona (palestra per tonificare il fisico, parrucchiere, trucco per fare servizi fotografici, prove di ballo, dizione e canto) ho preso la decisione di sospendere momentaneamente il lavoro.
Stasera ci sarà una sorta di debutto, per te, a Milano. Di cosa si tratta?
E’ praticamente il mio battesimo artistico, il gestore di un locale che mi ha conosciuto durante la festa del Sosia Fan Club e ha voluto organizzare un evento in mio onore richiamando i mass media.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Il tuo sogno?
Sto preparando un mini-show per promuovere la mia immagine, e fra poco presenterò il concorso di Mister Europa, l’8 Marzo a Lecco. Mi piacerebbe, un giorno, affermarmi come attrice, anche se so che la strada è molto difficoltosa. Comunque ci proverò con grande impegno.
Da quanto tempo ti chiamano Belen? Non ti pesa un po’ essere una sosia di qualcuno?
Da circa un anno sono la Belen parmigiana. No, non mi pesa, anzi ne sono lusingata, anche se comunque io vorrei essere conosciuta come Mila Suarez e, come citato sulla mia cartolina, “Semplicemente femmina”.
C’è un personaggio del mondo dello spettacolo a cui ti ispiri in particolar modo?
Le mie attrici preferite sono Jennifer Lopez e Angelina Jolie .
Sei una ragazza che si è sempre data da fare per mantenersi, sei giovane ma hai la testa sulle spalle. Non hai paura di perderla entrando a far parte di questo mondo?
In effetti sì, a volte ho un po’ paura, mi sono accorta di avere già iniziato a vedere la vita in maniera diversa, un po’ più “rosa”, se vogliamo. Ma nonostante questo ho i miei principi e il mio carattere ben formato, quelli non credo cambieranno.
Cosa ti dicono clienti e amici da quando è iniziata questa esperienza, con articoli sui giornali e
interviste in tv?
C’è chi dice bene e chi dice male. Sono in tanti a mettermi in guardia su questo magico mondo, magari senza sapere nemmeno loro com’è in realtà. Penso però che chi mi vuole bene davvero spera, un giorno, di potermi vedere in tv o al cinema.
L'amore che posto ha in questa fase della tua vita?
Non sono fidanzata, anche perché al momento sarebbe una cosa complicata. Non è assolutamente vero che ho una storia con Raffaello Balzo (notizia apparsa sull’ultimo numero di Visto, pag.65, ndr), l’ho solamente incontrato a Sanremo, è certo un bel ragazzo, ma non c’è nulla di più di una conoscenza occasionale. Sì, sogno il principe azzurro, anche se so che nella realtà non esiste, per ora il mio principe azzurro è il desiderio di affermarmi nel campo artistico.
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federico
01 Marzo @ 14.17
meriterebbe un mese di digiuno forzato all'Isola del Diavolo, giusto per somigliare ancora di più alla sua alter ego venezuelana
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gazzettadiparma.it
01 Marzo @ 13.07
Credo che rebelde abbia sprecato un'ottima occasione. Per due motivi: 1) L'articolo, come è indicato nel sommario, non è un articolo a sè stante, ma fa parte di una sezione dedicata a "Parma al femminile". E le basterebbe prendersi la briga di guardarla per vedere che la nostra fotografia al femminile non è certo limitata agli argomenti "leggeri". E proprio nello spazio delle interviste al femminile, il modello che indichiamo noi è di ben altro spessore: Mirka Polizzi. Così come proprio dal nostro sito è partita la nomination per il premio Sant'Ilario poi effettivamente attribuito ad una intellettuale come Isa Guastalla. 2) Se c'è un tema che in questo momento dovrebbe stare a cuore alle donne, è proprio quello della attuale "cultura" sull'uso (parola scelta non a caso) del corpo femminile. "Uso" che sicuramente nasce da una cultura dominante maschile e maschilista, ma che evidentemente sfrutta una "disponibilità" (nemmeno questa parola è scelta a caso) di tante ragazze. Ovviamente, ben distinguendo fra una "normale" aspirazione ad affermarsi nel mondo della moda o dello spettacolo, alla stregua di qualsiasi altro lavoro, ed una deformata disponibilità ad altri tipi di compromessi. - Ecco perchè, se vogliamo dare una immagine vera di ciò che è la donna oggi , occorrono ANCHE (certamente non solo) queste interviste. E se lei ha la pazienza di andarsi a leggere (sempre nella sezione www.gazzettadiparma.it/spèeciali/rosa.php) il nostro speciale dedicato a "Il corpo delle donne", si accorgerà che il nostro approccio è molto meno leggero e provinciale di come (lei sì con leggerezza e superficialità) lo ha descritto. Senza contare, sempre se ha voglia di valutare più seriamente, lo spazio che abbiamo dedicato alle realtà cittadine che lavorano in questo settore (Centro antiviolenza in testa). E senza contare il video di Francesca Lombardi sul drammatico tema del'infibulazione (finalista al premio Ilaria Alpi: visto il "giornaletto"...?). La prego, non smetta di scriverci e, se vuole, di criticarci: ma la prossima volta sia lei un po' meno provinciale !(Gabriele Balestrazzi)
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rebelde
01 Marzo @ 11.41
notasi dall'intervista come l'aspirazione sia sempre quella di diventare famosi e personaggi da palcoscenico..... speriamo non sia l'aspirazione della maggior parte delle donne di oggi, ma ho i miei dubbi! e la gazzetta non manca l'occasione di dimostrare quanto sia meglio parlare di questa tendenza piuttosto che aprire un articolo dedicato alle donne che preferiscono cercare un lavoro serio e "normale", con tutti i sacrifici del caso, per affrontare la via come la stragrande maggioranza delle persona fa! invece, per convenienza di gossip, meglio mettere artioli di questo basso livello piuttosto che segnalare costantemente (ogni giorno un esempio in più di donna con la testa sulle spalle senza tante fantaspirazioni) alle nuove generazioni un esempio di donna da imitare e seguire seguire! poi fate sempre pure quello che volete, tanto lo fate ugualmente! non lamentate però se poi venite tacciati essere un giornaletto di gossip e notiziuole di poco conto e provincialissimissime!
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Daniele Tanzi
01 Marzo @ 10.44
Diceva Leo Longanesi. "Esiste una sola moda: la gioventù".
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giuliano
01 Marzo @ 09.25
meno male che non vogliono le donne oggetto,forse quelle brutte che devono pulire i .............. per uno stipendio anche se decente
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