Sono stati "inchiodati" dagli abiti che indossavano il giorno dei colpi in due farmacie di Parma. Un 23enne russo e un marocchino di 27 anni, Serguei Dmitrievic Akopob e Samir Elkhaili, hanno rapinato la farmacia Fornari di via Farini il 14 maggio scorso e la farmacia Comunale di viale dei Mille (per ben due volte, il 15 e il 22 maggio).
Uno dei due indossava gli stessi abiti utilizzati per il primo colpo che furono ripresi dalle telecamere del circuito di sorveglianza interna della prima farmacia rapinata. E' stato notato anche un adesivo su un casco. I colpi furono messi a segno minacciando i titolari delle farmacie e facendo loro credere che i due fossero armati di pistola (in realtà mai mostrata per lungo tempo e questo ha indotto gli inquirenti a credere che si trattasse di una scacciacani).
Gli uomini della sezione antirapine della Squadra Mobile hanno ipotizzato fin dal principio che i colpi potessero essere stati organizzati in fretta e furia da persone con problemi di droga. Seguendo questa pista e utilizzando le immagini realizzate dai circuiti di sicurezza sono riusciti a isolare il ragazzo di origini russe e a individuarlo. Dopo la perquisizione nella sua abitazione le forze di polizia hanno trovato la conferma: gli abiti usati in uno dei colpi. L’indiziato ha ammesso la propria responsabilità e ha consentito l’individuazione del complice.
In base agli elementi raccolti, il gip Paola Artusi, su richiesta del pm Paola Reggiani, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere (Elkhaili era già in via Burla per un episodio analogo).
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MANRICO
06 Giugno @ 18.39
THE CLANSMAN, DIVENTANO TUTTI AMICI XCHE' SANNO COM'E' LA GIUSTIZIA IN ITALIA.........
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MANRICO
06 Giugno @ 18.26
GALERA LUNGA E CERTA X QUESTI CRIMINALI.
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NONNO VIGILE
06 Giugno @ 18.06
italiani,russi slavi marrocchini, chi deliquera deve andare in carcere,e non mollarli il giorno dopo,
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francesco brundo
06 Giugno @ 17.13
Non ci bastano i nostri di tossici ? ce li dobbiamo pure importare ?
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Anna
06 Giugno @ 17.10
Ringrazio il signor Gianluca Pasini per la grande umanità dimostrata e gli auguro di non avere mai in famiglia un problema enorme come quello legato alle tossicodipendenze.
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